senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] il sign. più ampio definito prima) sono gli strumenti periferici della funzione sensitiva (organi di s. generale) o sensoriale (organi di s. specifico, cioè occhio, orecchio, vestibolo, mucosa olfattiva e mucosa gustativa); usualmente, per organi di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] (percepiti attraverso l’udito, il tatto, la vista), a seconda dell’ambiente in cui vivono, del grado di acuità sensoriale per i diversi stimoli e del tipo di informazione che deve essere fornito (riconoscimento del sesso, segnali di allarme, di ...
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sensualita
sensualità s. f. [dal lat. tardo sensualĭtas -atis, der. di sensualis «sensuale»]. – 1. ant. Facoltà, capacità sensoriale; sensibilità. 2. Il sentire fortemente, e spesso in modo predominante, [...] gli impulsi e i desiderî sessuali; più genericam. compiacimento nei piaceri sensibili, sia in quelli della sfera erotica sia in tutti gli altri offerti dalla sensibilità, dalla più semplice alla più raffinata ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] bastone lo sente!, è un mezzo da cui si lascia convincere. b. Con valore più attivo, portare l’attenzione su un’impressione sensoriale, cercare di percepirla; si riferisce ai varî sensi (tranne la vista) e comprende quindi in sé i sign. specifici di ...
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logocofosi
logocofòṡi s. f. [comp. di logo- e del gr. κώϕωσις «sordità»]. – In medicina, forma di afasia sensoriale, consistente nell’incapacità di comprendere le parole udite. ...
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paranormale
agg. [comp. di para-2 e normale]. – 1. Nel linguaggio medico, genericam., di ciò che non rientra nella normalità, pur non essendo anomalo: reazione, comportamento paranormale. 2. Nella parapsicologia, [...] non spiegabili con le normali leggi scientifiche. Conoscenza p., quella che si otterrebbe per vie diverse dalla percezione sensoriale (per es., nella chiaroveggenza, nella telepatia, ecc.); analogam., capacità, facoltà p., quelle attribuite ai medium ...
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aura
àura s. f. [dal lat. aura, gr. αὔρα]. – 1. a. Sinon. letter. e poet. di aria, spec. per indicare l’aria in movimento: Te beata, gridai, per le felici A. pregne di vita (Foscolo); quindi, vento leggero, [...] (a. motoria), con parestesie (a. sensitiva), con sensazioni visive, olfattive, uditive, visioni figurate (a. sensoriale). 4. Radiazione, soffio vitale, come termine della vecchia medicina, soprattutto nella locuz. a. spermatica, equivalente della ...
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extrasensoriale
(o estrasensoriale) agg. [comp. di extra- e sensoriale]. – In parapsicologia, detto di percezione che verrebbe raggiunta in particolari circostanze e da individui particolarmente dotati, [...] senza il concorso e la mediazione normale dei sensi; ne sarebbero esempî la telepatia, la chiaroveggenza, ecc. È talora indicata con la sigla ESP (cioè con le iniziali dell’espressione ingl. Extra-Sensory ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; [...] la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare l’u.; esser privo di u., sordo; avere l’u. fine, ottuso; essere duro di u., non sentirci bene (e, con uso fig., non voler dare ascolto a qualcuno). È uno dei sensi ...
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analizzatore
analiżżatóre s. m. [der. di analizzare]. – 1. (f. -trice) Chi analizza o compie un’analisi (per es., un’analisi chimica); persona esperta nell’analizzare: un acuto a. del cuore umano. 2. [...] fotografico. 3. In anatomia, il complesso costituito dalle terminazioni periferiche contenute nell’organo di senso, dal nervo sensoriale, dal suo nucleo di origine e dal rispettivo centro di proiezione corticale. 4. In informatica, macchina o ...
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sensoriale
sensoriale [agg. Der. del lat. sensorium, da sensus -us "senso", "sensorio", sul mod. dell'ingl. sensorial] [BFS] Relativo agli organi di senso, sia generic. che specific., come sistemi s.: v. organi di senso: IV 318 c.
cellula sensoriale
Stefania Azzolini
Cellula che permette la percezione di stimoli interni ed esterni. Tale percezione può avvenire grazie alla presenza di strutture specializzate definite recettori. In generale, un recettore è una struttura...