minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] di tempo (giorno, stagione, anno), anche sostantivato: le m. e massime della giornata; nel linguaggio anatomico, dito m., il mignolo. Di sentimenti e sim.: non avere il m. sospetto, il m. dubbio; senza la m. esitazione; non ne ho la m. idea. Un m ...
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rivolgere
rivòlgere v. tr. [lat. revolvĕre, comp. di re- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Volgere di nuovo: sentendosi chiamare di nuovo, rivolse gli occhi verso di lui. b. Volgere [...] , una preghiera, una supplica, una raccomandazione, una lode, un’osservazione, una critica a qualcuno; di pensieri, affetti e sentimenti, facoltà intellettuali: ha rivolto i suoi ultimi pensieri a Dio; dopo la morte del padre rivolse tutto il suo ...
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stramaledetto
stramaledétto agg. [comp. di stra- e maledetto]. – Maledettissimo, maledetto con tutta la veemenza dei proprî sentimenti: non finisce più questa s. guerra! ...
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geloso
gelóso agg. [dall’ant. zeloso, lat. mediev. zelosus «pieno di zelo», der. del lat. tardo zelus «zelo», che a sua volta è dal gr. ζῆλος]. – 1. a. Che soffre di gelosia: marito g., moglie g.; è [...] che rivela o è manifestazione di gelosia: guardare con occhio g.; fare g. guardia. b. Altri usi estens.: essere g. dei proprî sentimenti, o dei proprî libri, giocattoli e sim., tenerli nascosti, non volere che altri ne siano a parte; è molto g. della ...
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prepotente
prepotènte agg. [dal lat. praepŏtens -entis (con il sign. 1), comp. di prae- «pre-» e potens -entis «potente»]. – 1. letter. ant. Molto potente, dotato di grande forza e potere, spec. in rapporto [...] !; non tollero i p.; chi è quel p. che non vuole ch’io sposi Lucia? (Manzoni). 3. fig. a. Con riferimento a desiderî, bisogni, stimoli, sentimenti e sim., così forte e impellente da non poter essere trattenuto, frenato; irresistibile, insopprimibile ...
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accensione
accensióne s. f. [dal lat. tardo accensio -onis, der. di accendĕre «accendere»]. – 1. a. Operazione mediante la quale si provoca l’inizio di una combustione: a. di un fuoco; l’a. delle lampade, [...] corrente. 2. fig. a. letter. e poet. Vivezza e intensità di luci, di colori; eccitazione improvvisa, fervore o vivacità di sentimenti: l’a. del cielo al tramonto; aveva in su la fronte bianca ... un’accensione di chiome rosse (D’Annunzio); eloquenza ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] , con a. straniero; ho capito dall’a. che era un genovese. b. Inflessione della voce che esprime e riflette i varî sentimenti dell’animo: parlare con a. di sdegno, di pietà, con a. umile, supplichevole; Parole di dolore, accenti d’ira (Dante). 4 ...
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nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione [...] qualche cosa, in quanto messa a nudo, e, con riferimento a persona, la natura autentica senza veli o infingimenti, i sentimenti più intimi e gelosi: mostrarsi, rivelarsi nella propria n.; indagare impietosamente, nella sua n., l’animo di un infelice. ...
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gemello
gemèllo agg. e s. m. (f. -a) [lat. gemĕllus, dim. di gemĭnus «doppio»]. – 1. Nato da uno stesso parto, con uno o più fratelli: è il suo fratello g.; per lo più al plur.: fratelli g., sorelle [...] fratelli, provengano da due uova, siano cioè biovulari o dizigotici. 2. fig. Anime g., due persone pienamente concordi nei sentimenti, nella volontà, nei gusti e nelle opinioni; scherz., andare in cerca della propria anima gemella. 3. estens. a. Di ...
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scomunicato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di scomunicare]. – Colpito da scomunica: un eretico, un sacerdote, un sovrano s.; come sost.: uno s.; gli scomunicati. Per estens., di comportamento che [...] del dovuto rispetto per ciò che è sacro: gente che ha un linguaggio tanto scomunicato (Segneri). In senso fig., privo di sentimenti umani, truce, losco: vede presentarsi e venire avanti due logori e sudici vestiti rossi, due facce s., due monatti, in ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso...