ribollire
v. intr. [comp. di ri- e bollire] (coniug. come bollire; aus. avere). – 1. a. Bollire di nuovo: se alzi la fiamma, il brodo ribollirà presto; in alcuni usi, anche con valore trans.: le lenticchie [...] mi ribollono ancora le sue vigliacche insinuazioni, mi tornano in mente eccitando il mio sdegno; ma che gli ribolle ora?; senti che cosa mai gli ribolle!, di chi manifesta crucci improvvisi o rancori che si credevano sopiti. ◆ Part. pres. ribollènte ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] irrevocabilmente; questa me la scrivo, me la lego al dito, cioè la tengo bene a mente. b. Esprimere i proprî pensieri, sentimenti, stati d’animo mediante la scrittura: ha scritto ciò che gli dettava il cuore; s. le lodi di un amico; scrisse tutto ...
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instillare
(o istillare) v. tr. [dal lat. instillare, comp. della prep. in «in, dentro» e stillare «stillare»]. – 1. Versare dentro, introdurre a stille, a goccia a goccia: i. un medicamento nell’orecchio, [...] ideali di libertà, uguaglianza e fraternità che aveva inutilmente tentato di i. nei suoi sudditi (Maurizio Maggiani); meno com. di sentimenti non buoni: i. l’odio, il sospetto. Con sign. più generico, far penetrare dolcemente nell’animo: E un non so ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] del corpo bellissime ma nemiche dell’onestà (Boccaccio). 2. Riferito a cosa: a. Di nemico, proprio del nemico, dettato da sentimenti di inimicizia: contegno, intenzioni, propositi n.; quel parlar che mi parea nemico (Dante). b. Con sign. più partic ...
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stuzzicare
v. tr. [prob. voce onomatopeica] (io stùzzico, tu stùzzichi, ecc.). – 1. Toccare ripetutamente e frugare con un oggetto sottile e appuntito, usato per lo più nell’intr. pron.: stuzzicarsi [...] (di sapere, di conoscere, ecc.); quella libertà fanciullesca dalla quale sovente i sensi vengono stuzzicati prima dei sentimenti (I. Nievo). ◆ Part. pres. stuzzicante, anche come agg.: un cibo, un aperitivo, uno spuntino stuzzicante, che risveglia ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] lasciare l. corso ai proprî pensieri, alla fantasia, alla parola, alle passioni. 2. a. Che è padrone dei proprî atti e sentimenti, che ha piena facoltà di fare o non fare una cosa: essere l. di sé, delle proprie decisioni, dei proprî movimenti; siete ...
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sfogo
sfógo s. m. [der. di sfogare] (pl. -ghi). – 1. a. Lo sfogare, l’uscire liberamente di sostanze gassose o liquide, spec. compresse; con sign. concr., l’apertura, il condotto per cui tali sostanze [...] acute di manifestazioni cutanee; eruzione: avere uno s. al viso, uno s. per tutte le braccia. 3. Manifestazione esteriore di sentimenti, passioni, istinti, che ne attenua la forza o l’impulso: dare s. al dolore, all’ira, alla sensualità; cercare un ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo [...] del popolino; da quando si è messo a fare il poeta tutti gli ridono dietro; non voglio farvi ridere alle mie spalle; a sentire le sue vanterie, non si può fare a meno di ridergli in faccia; se continuate a litigare così farete r. tutto il vicinato ...
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trafiggere
trafìggere v. tr. [lat. transfīgĕre, comp. di trans «attraverso» e figĕre «configgere, ferire»] (coniug. come figgere). – Trapassare da parte a parte con arma da punta, o con altro oggetto [...] crudeli, con una scottante offesa; quella calunnia lo trafisse mortalmente; in partic., t. il cuore, t. l’anima, colpire nei sentimenti più profondi: – Addio! – ripetette con una monotonia di accento che mi trafisse l’anima (Capuana); ma t. il cuore ...
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italianita
italianità s. f. [der. di italiano]. – 1. L’essere conforme a ciò che si considera peculiarmente italiano o proprio degli Italiani nella lingua, nell’indole, nel costume, nella cultura, nella [...] sim.: i. di un modo di pensare; scarsa i. di un costrutto sintattico. 2. Più com., l’essere e il sentirsi italiano; appartenenza alla civiltà, alla storia, alla cultura e alla lingua italiana, e soprattutto la coscienza di questa appartenenza: i. di ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso...