sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] s. perdita, e sim. (per dire: abbastanza grave, di notevole entità). 2. Con valore attivo: a. Capace di sentire, atto a sentire: gli animali sono esseri s.; anche, e più spesso, dei singoli organi, con riferimento a determinate sensazioni: l’occhio è ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la [...] , al caldo (in conseguenza, per es., di una carie), ecc. 2. Sensitività, particolare attitudine a risentire gli affetti, i sentimenti, le emozioni: un ragazzo di grande s.; persona di s. viva, acuta, anormale, morbosa, malata; avere, non avere s ...
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ninfa
s. f. [dal lat. nympha, gr. νύμϕη, corradicali del lat. nubĕre «velare», e come intr. «velarsi, prendere marito»; quindi propr. «sposa» o «fanciulla da marito», e fig. «crisalide»; il sign. 3 è [...] bellezza, grazia e leggiadria (talora anche la donna amata), o ispiratrice d’arte, di poesia, di delicati sentimenti (e come ispiratrice o consigliera segreta è spesso ricordata, anche per traslato scherz., la ninfa Egeria, divinità latina ...
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invaghire
v. tr. e intr. [der. di vago1] (io invaghisco, tu invaghisci, ecc.). – 1. tr. Far diventar vago, cioè desideroso, accendere il desiderio del godimento o del possesso o della realizzazione di [...] su carta, penna e calamaio (Manzoni). Per lo più riferito, come soggetto, alla persona stessa o alla cosa che suscita tali sentimenti e ne diventa l’oggetto: la ragazza (o la bellezza, la grazia di quella ragazza) lo aveva invaghito; Amor, che del ...
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ravvivare
v. tr. [der. di vivo, col pref. ra-]. – 1. Fare tornare in vita, restituire vitalità a una persona o a una cosa: cercò di r. il malato con una iniezione; ha ravvivato la mano congelata con [...] uomini e le fere e i fiori e l’erbe Ravviva, riconforta, allegra e abbella (Parini); riferito a stati d’animo, sentimenti e affetti, situazioni psicologiche e intellettuali, rendere più vivo, più vivace e forte: r. la passione, l’odio, il desiderio ...
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comprensione
comprensióne s. f. [dal lat. comprehensio -onis]. – 1. a. letter. L’atto e la facoltà di comprendere con l’intelletto, di far propria una nozione: la c. delle idee, dei concetti universali; [...] misteri che superano la c. umana. b. Più spesso, il comprendere l’animo e i sentimenti di una persona, rendendosi conto delle circostanze e dei motivi delle sue azioni, e provando insieme un senso di indulgenza: mostrare, avere c. per qualcuno, per ...
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rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); [...] ripetersi: il sole, il mattino rinasceva dal mare. 2. fig. a. Delle forze del corpo o dell’animo, di pensiero e sentimenti, riprendere vigore dopo un periodo di debolezza, di depressione, di attenuazione: quest’aria mi ha fatto r. le forze, la salute ...
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indonnarsi
(raro endonnarsi) v. intr. pron. [der. di donno] (io m’indònno, ecc.), poet. ant. – Farsi signore, impadronirsi, impossessarsi; di solito in senso fig., riferito soprattutto a sentimenti o [...] qualità morali: quella reverenza che s’indonna Di tutto me (Dante); Fiamma d’amor che ’n cor alto s’endonna (Petrarca), che s’insedia come signora in un cuore nobile; Men può nel cor superbo amor di donna ...
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svegliare
v. tr. [dal provenz. ant. esvelhar, fr. ant. esveillier, che è il lat. pop. *exvigilare per il class. evigilare, comp. di e(x)- e vigilare «vegliare»] (io svéglio, ecc.). – 1. Scuotere dal [...] imbambolato!; ti sei fatto di nuovo raggirare, ma non ti sveglierai mai?; si svegliarono in lui gli istinti più bassi; Io mi senti’ svegliar dentro a lo core Un spirito amoroso che dormia (Dante). ◆ Part. pass. svegliato, anche come agg. (v. la voce ...
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affettare1
affettare1 v. tr. [dal lat. affectare «desiderare con ansia», der. di afficĕre, part. pass. affectus] (io affètto, ecc.). – 1. Mostrare con ostentazione di possedere qualità, sentimenti, [...] doti che in realtà non si hanno: a. eleganza; a. buon gusto; a. modestia; a. noncuranza, disinvoltura; a. di sapere. 2. ant. a. Desiderare, bramare: altro già non affetto Che veder lei (Cino da Pistoia). ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso...