circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] . più particolari: a. Società di persone appartenenti a una stessa categoria o condizione sociale, o aventi interessi, ideali, sentimenti comuni, che si riuniscono in uno stesso luogo: c. dei nobili; c. militare, tra gli ufficiali in servizio presso ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a [...] un fatto, ecc.): l’oratore ha fatto un’acuta a. del periodo storico attuale; fare l’a. del proprio pensiero, dei sentimenti, del cuore altrui. Come locuz. avv., in ultima a., in conclusione, in sostanza, tutto considerato: in ultima a., ci possiamo ...
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analista
s. m. e f. [der. di analisi] (pl. m. -i). – In generale, chi compie analisi, per professione o per studio. In partic.: 1. Chi fa analisi chimiche, in un’industria di prodotti chimici o di altri [...] geometrica, meccanica, ecc. 3. non com. Scrittore o studioso che sa sottilmente analizzare e rappresentare i sentimenti umani. 4. Chi esercita la psicanalisi. 5. Nelle attività economiche e aziendali, esperto nella programmazione delle ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] non guardare e non ascoltare (è un uomo che non ha né occhi né orecchie, una persona fidatissima e discreta che, anche vedendo e sentendo ciò che avviene intorno a lei, è come se non avesse veduto né udito nulla); a occhio, col solo aiuto della vista ...
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analizzare
analiżżare v. tr. [adattam. del fr. analyser (der., senza suffisso, di analyse «analisi»), inteso come se appartenesse alla serie dei verbi in -iser «-izzare»]. – Sottoporre ad analisi, scomporre [...] ; per estens., esaminare attentamente, esporre nelle caratteristiche essenziali: a. una teoria, un libro, un concetto; a. i proprî sentimenti; a. un periodo, una proposizione, un brano, fare l’analisi dei varî elementi rispetto alla grammatica o alla ...
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recondito
recòndito agg. [dal lat. recondĭtus, part. pass. di recondĕre «nascondere»], letter. – 1. Molto appartato, nascosto: nell’angolo più r. del bosco; una valle r. e silenziosa. 2. fig. Celato, [...] segreto, profondo e inaccessibile: penetrare nei più r. pensieri o sentimenti di una persona; nei r. recessi della coscienza; venire in cognizione delle verità r. (Galilei); i r. misteri della fede; arcano: Recondite armonie di bellezze diverse ( ...
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beffa
bèffa s. f. [prob. voce onomatopeica]. – Burla fatta con atti o con parole, a scopo di scherno o per ridere alle spalle di chi ne è l’oggetto, e sempre, in genere, con intenzione di offesa: le [...] beffe di qualcuno o di qualche cosa, mettere in burla, canzonare, deridere: si fa beffe dei miei consigli, dei miei sentimenti; oltre al danno pure la beffa!; danneggiato e schernito: lasciaron Calandrino col danno e con le beffe (Boccaccio). Per ...
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lucere
lùcere v. intr. [lat. lūcēre, der. di lux lucis «luce»], ant. e poet. – Mandar luce, risplendere. Usato soprattutto nella 3a pers. sing. e pl. del presente (luce, lùcono), dell’imperfetto (lucéva, [...] di grammatica filosofica (F. De Sanctis); detto in partic. della gloria, della virtù, della bellezza, e d’altre qualità o sentimenti o condizioni: E se la fama tua dopo te luca (Dante); Virtù non luce in disadorno ammanto (Leopardi); Luceva la sua ...
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autocensura
s. f. [comp. di auto-1 e censura]. – In genere, il fatto e la capacità di censurare sé stesso, sorvegliando e limitando l’espressione dei proprî pensieri e sentimenti o, comunque, controllando [...] il proprio linguaggio. Più comunem., la limitazione che giornali o giornalisti s’impongono, per decisione autonoma e per motivi varî, senza pressioni esterne, nella diffusione di alcune informazioni; o ...
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superficiale
agg. [dal lat. tardo superficialis, der. di superficies «superficie»]. – 1. In genere, che è alla superficie, che costituisce la superficie o si estende su una superficie, che interessa [...] , cultura superficiale. In partic., riferito a persona, che negli studî, nelle conoscenze, nei pensieri, nel ragionamento, nei sentimenti, non ha capacità di approfondimento e vede le cose solo nella loro esteriorità (talora con sign. molto vicino a ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso...