scarabocchiare
v. tr. [der. di scarabocchio] (io scarabòcchio, ecc.). – 1. Segnare, coprire con scarabocchi: s. il foglio, il quaderno, le pagine di un libro; il bambino mi ha scarabocchiato tutta l’agenda; [...] , tragedie balorde, critiche puerili, romanzi bislacchi (Baretti); con uso assol.: smettila di s., e cercati un lavoro serio. ◆ Part. pass. scarabocchiato, anche come agg., ricoperto di scarabocchi: una pagina tutta scarabocchiata; fogli, quaderni ...
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cabarettistico
cabarettìstico agg. [der. di cabaret] (pl. m. -ci). – 1. Proprio del cabaret o degli spettacoli che in esso si svolgono: uno spettacolo c.; un attore tipicamente cabarettistico. 2. estens., [...] spreg. Poco serio, inattendibile, implausibile, come sono i discorsi che si fanno negli spettacoli di cabaret: mi hai fatto una scena cabarettistica. ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; [...] fig., per indicare posizione non ben definita tra due condizioni o qualità: un colore tra giallo e verde; con un tono tra serio e faceto. c. Con sign. più prossimo a «in mezzo a»: cercare tra gli appunti; mescolarsi tra la gente; arrivare tra i ...
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collezione
collezióne s. f. [dal lat. collectio -onis, der. di colligĕre «raccogliere» (comp. di con- e legĕre «cogliere»), part. pass. collectus]. – 1. Raccolta ordinata di oggetti della stessa specie, [...] spec. nel caso di insiemi finiti. 5. fig., fam. Riunione di persone: una bella c. di birbanti; anticam. in senso più serio. 6. ant. Il raccogliersi, l’accumularsi, di cose: la c. o intasamento di materia nella parte convessa del fegato (Redi). ◆ Dim ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] che tutto fosse perduto; mi guardò fisso per qualche m.; dopo un m. di silenzio, proseguì; ogni m. che passa, il pericolo si fa più serio; prestami un m. la penna; è stato qui un m. fa; non mi dà pace un m.; abbi un m. di pazienza!; vorrei parlarti ...
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bizza1
biżża1 s. f. [etimo incerto]. – Capriccio stizzoso e di breve durata, senza serio motivo: il bambino fa le b.; non sopporto le sue bizze. Meno com., ira, collera: a sentirsi chiamar Polendina, [...] compar Geppetto diventò rosso come un peperone dalla b. (Collodi); andare, montare in b., stizzirsi, andare in collera: è una parola da fare spiritare e andare in b. anche i più flemmatici (Salvini). ◆ ...
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interdetto1
interdétto1 agg. [part. pass. di interdire; nel sign. 2, dal fr. interdit]. – 1. Proibito, vietato: l’antiquo aversario, il qual fece Eva All’interdetto pome alzar la mano (Ariosto). Più [...] accusa, rimase i.; la richiesta, fatta così a bruciapelo, la lasciò i.; mi guardò i., non sapendo se scherzassi o se parlassi sul serio; rivide dopo tanti anni la casa dove era nato, rivide i muri, le finestre e rimase i.: lì il tempo non era passato ...
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ragazzata
s. f. [der. di ragazzo]. – Azione da ragazzo, compiuta cioè senza riflessione, senza vera consapevolezza, con leggerezza: è stata una r.; da giovani abbiamo fatto tante r.; alla sua età, non [...] credevo che facesse una tale r.; non è stato un amore serio, ma solo una r., un innamoramento di breve durata, un flirt. In forma esclamativa, ragazzate!, sciocchezze, a proposito di azioni, comportamenti, discorsi ai quali non si dà peso. ...
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giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento [...] o diciamo; fig., g. con la propria vita, con la salute, esporle a rischio, trattarle come se non fossero cose serie. c. Nel linguaggio venatorio, detto degli uccelli quando credono al gioco (v.) e corrispondono ai richiami e allettamenti nelle tese ...
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solenne
solènne agg. [dal lat. sollemnis (anche solemnis e solennis), prob. comp. di sollus «tutto» e annus «anno» (quindi propriam. «che avviene, che si ripete tutti gli anni»)]. – 1. a. Che si celebra [...] (Carducci); anche in senso più astratto, con riferimento a situazioni intensamente significative: il momento era particolarmente solenne. b. Serio, grave, sostenuto: tra le memorie così varie e così s. d’un infortunio generale (Manzoni); avere un ...
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Fiume della Lombardia (124 km, bacino 1256 km2), affluente di sinistra dell’Adda. Nasce dal Monte Torena, nelle Alpi Orobie, e alimenta i laghi artificiali del Barellino. Segue una direzione S-SO, poi volge più decisamente verso S, finché confluisce...
SERIO, Luigi
Alfonso POTOLICCHIO
Nato nel 1744 a Massa Equana, presso Vico Equense (Napoli), fu insuperato improvvisatore di versi, poeta di corte, revisore di libretti d'opera. Più che per i suoi melodrammi, è ricordato per un'acuta e arguta...