sacrilegio
sacrilègio s. m. [dal lat. sacrilegium, der. di sacrilĕgus «sacrilego»]. – 1. Azione gravemente colpevole sotto il profilo giuridico, religioso e morale, consistente nella profanazione, con [...] , per incompetenza o deliberatamente, il valore artistico e spirituale, o anche affettivo, di un’opera o di un oggetto: è un s. quel grattacielo in mezzo a palazzi trecenteschi; parodiare Shakespeare in versi così grossolani è proprio un sacrilegio. ...
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monologo
monòlogo s. m. [dal gr. tardo μονόλογος «che parla solo», comp. di μονο- «mono-» e –λογος «-logo», raccostato per il sign. a dialogo] (pl. -ghi). – 1. Scena drammatica in cui un attore parla [...] la parte del testo da rappresentare sulla scena che ha forma di monologo: il m. di Amleto, nella tragedia omonima di W. Shakespeare. 2. Breve composizione scenica, in prosa o in versi, scritta per essere recitata da un solo attore: i m. di E. Novelli ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] o. con me; Onesto Iago, traduz. dell’ingl. honest Iago, espressione che ricorre frequente nell’Otello di Shakespeare, riferita talvolta sarcasticamente a chi, sotto false apparenze, nasconde intenzioni malvagie o prepara inganni, tradimenti. Con ...
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domare
v. tr. [lat. dŏmare] (io dómo o dòmo, ecc.). – 1. Rendere docile, mansueta una bestia feroce o selvatica: d. un leone, una tigre; d. un cavallo, un mulo e sim., avvezzarlo a farsi cavalcare, al [...] si lascia domare (La bisbetica domata è la traduz. del titolo ingl. The Taming of the Shrew di una commedia di W. Shakespeare). b. Assoggettare, soggiogare: i Parti non furono mai domati da Roma. c. D. un incendio, spegnerlo; d. una ribellione, una ...
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scartabellare
v. tr. [der. di scartabello] (io scartabèllo, ecc.). – Voltare, scorrere in fretta e spesso disordinatamente le pagine di un libro, i fogli di una pratica, le schede di uno schedario, ecc. [...] per trovare o riscontrare ciò che interessa: s. il vocabolario, un manuale; aveva sullo scrittoio l’edizione di Shakespeare, e l’andava scartabellando (Foscolo); nei quindici giorni che m’accordarono per la preparazione, lo so io quanti libri ho ...
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calibano
s. m. – Nome di un personaggio (Calibano, ingl. Caliban) del dramma La tempesta di W. Shakespeare, schiavo malvagio e deforme, figlio di una strega, che riflette il tipo di selvaggio del Nuovo [...] Mondo; talora assunto, per antonomasia, a indicare un essere mostruoso, brutale, deforme ...
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rileggere
rilèggere v. tr. [comp. di ri- e leggere] (coniug. come leggere). – 1. Leggere di nuovo, per la seconda volta: scorse il libro ripromettendosi di rileggerlo più attentamente in seguito; e come [...] di una nuova situazione culturale, di esperienze e di interessi rispondenti al momento attuale: r. in chiave moderna l’«Odissea», i tragici greci, il «Re Lear» di Shakespeare, la pittura di Cézanne, per lo più con riferimento a critici e a registi. ...
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marcio
màrcio agg. e s. m. [der. del lat. marcere «marcire»] (pl. f. -ce). – 1. agg. a. Che si sta decomponendo o putrefacendo, detto di sostanza organica: carne, frutta m.; pesce, formaggio m.; l’acqua [...] , eliminare il m.; c’è del m. in tutta questa faccenda!; con questo stesso sign. è talora citata la frase, ormai prov., c’è del m. in Danimarca, dell’Amleto di W. Shakespeare (a. I, sc. 4, v. 90; in ingl. something is rotten in the state of Denmark). ...
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amletico
amlètico agg. (pl. m. -ci). – Di Amleto, proprio di Amleto, personaggio dell’omonima tragedia di Shakespeare, con riferimento al suo carattere irresoluto e pieno di contrasti (cfr. anche l’epiteto [...] di «italo Amleto» attribuito dal Carducci a Carlo Alberto nella poesia Piemonte): dubbio a.; quindi, dubbioso, tentennante, e anche ambiguo, misterioso: carattere, contegno amletico. ◆ Avv. amleticaménte, ...
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shakespeariano
〈šekspiri̯àno〉 agg. [adattam. dell’ingl. shak(e)spearian]. – Relativo al poeta e drammaturgo ingl. William Shakespeare 〈šèikspië〉 (1564-1616), alla sua opera e al suo stile: il teatro [...] sh., i drammi sh.; bibliografia, critica shakespeariana. È in uso anche la forma adattata scespiriano ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la Cattolica) e di Mary Arden, discendente...
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato il più grande drammaturgo inglese, ovvero il più grande uomo di teatro della modernità, e perfino dall’influente...