sibilla
(o Sibilla) s. f. – 1. Propriam., nome (lat. Sibylla, gr. Σίβυλλα) di donne veggenti dell’antichità classica, miracolosamente longeve, la cui caratteristica saliente era di non essere legate [...] quando e dove erano ispirate (anche senza essere interrogate), talora con frasi di dubbia interpretazione: la S. cimmeria, delfica, eritrea; l’antro della S. cumana; i responsi delle Sibille. 2. fig., scherz. Donna che predice il futuro; indovina. ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo [...] parlare come un oracolo. 4. Gioco dell’o., gioco di società nel quale uno dei giocatori svolge il ruolo della sibilla, distribuendo ai presenti un certo numero di fogli di carta su ciascuno dei quali viene scritta dai presenti una domanda; ritirati ...
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cumano1
cumano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cumanus]. – Di Cuma (lat. Cumae -arum), antica città della Campania nei pressi di Napoli, resa tra l’altro famosa per la mitica presenza della Sibilla (Sibilla [...] Cumana) che dal suo antro pronunciava responsi e vaticinî; come sost., abitante, nativo di Cuma ...
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sibillino
agg. [dal lat. Sibyllinus, der. di Sibylla «Sibilla»]. – 1. Della Sibilla, proprio delle Sibille: responsi s.; oracoli s.; libri s., presso i Romani antichi, raccolta di testi oracolari che, [...] conoscere la volontà degli dei. 2. fig. Ambiguo, enigmatico, di interpretazione dubbia, come erano talvolta i responsi delle Sibille e, in genere, degli oracoli: una frase s.; un discorso, un atteggiamento, un sorriso sibillino. ◆ Avv. sibillinaménte ...
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responso
respònso s. m. [dal lat. responsum, der. di respondēre «rispondere»]. – 1. Risposta di un oracolo: i r. di Apollo, della Sibilla; uscian quindi i responsi De’ domestici Lari (Foscolo); per estens., [...] risposta solenne o decisiva: attendere il r. della commissione d’inchiesta, della giuria, delle urne; talvolta con enfasi scherz.: allora, qual è stato il suo responso? In età romana repubblicana era detto ...
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fatidico
fatìdico agg. [dal lat. fatidĭcus, comp. di fatum «fato» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci), letter. – 1. Che annuncia i fati, che predice il futuro, profetico: la f. Sibilla; parole f.; [...] augurio f.; un f. segno. 2. Con uso improprio (ma non raro), destinato dal fato, per lo più in senso favorevole, quindi di buon auspicio: in questo f. giorno. ◆ Avv. fatidicaménte, profeticamente, fatalmente ...
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offa
òffa s. f. [dal lat. offa]. – 1. Presso gli antichi Romani, piccola focaccia di farro e, più genericam., ogni boccone di cibo. 2. Per estens., letter., compenso o vantaggio immediato che si offre [...] l’avidità, comprarne il silenzio o l’appoggio e sim. (con riferimento all’episodio dell’Eneide, VI, 420, in cui la Sibilla getta a Cerbero una focaccia soporifera per addormentarlo e rendere così libero il passaggio a sé e a Enea): dare, gettare l’o ...
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nekyia
nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola [...] da Ulisse prima di discendere nel regno dei morti; per analogia, la n. virgiliana, il libro VI dell’Eneide, che, riprendendo il tema omerico, narra la discesa di Enea nell’Averno per consultare, con la scorta della Sibilla cumana, il padre Anchise. ...
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hoc opus, hic labor
〈òk ... ik ...〉 (lat. «questo il lavoro, questa la fatica»). – Emistichio virgiliano (Aen. IV, 129), in cui la Sibilla avverte Enea sulle soglie dell’inferno che il difficile non [...] è entrarvi ma uscirne; si ripete proverbialmente nell’indicare quali sono le maggiori difficoltà di un’impresa. Equivale pressappoco al dantesco Qui si parrà la tua nobilitate (Inf. II, 9), verso divenuto ...
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profetessa
profetéssa s. f. [dal lat. tardo prophetissa, forma femm. di propheta «profeta»]. – 1. Donna che ha il dono della profezia: le p. dell’antichità greco-romana, del Vecchio Testamento; Anna, [...] p. del Nuovo Testamento; e con riferimento alla Sibilla di Cuma: via, via, profani, Gridò la p. (Caro). 2. Più genericam., donna dotata della capacità di predire il futuro, o che tale capacità si attribuisce: maghi e profetesse; è avvenuto quello che ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare e senza precisazione del luogo della...
Pseudonimo della scrittrice Rina Faccio (Alessandria 1876 - Roma 1960). Meglio che nei romanzi, dove un certo femminismo d'intonazione ibseniana (Una donna, 1906) si è venuto sempre più mescolando a motivi dannunziani (Il passaggio, 1919; Amo,...