sibilla
(o Sibilla) s. f. – 1. Propriam., nome (lat. Sibylla, gr. Σίβυλλα) di donne veggenti dell’antichità classica, miracolosamente longeve, la cui caratteristica saliente era di non essere legate [...] quando e dove erano ispirate (anche senza essere interrogate), talora con frasi di dubbia interpretazione: la S. cimmeria, delfica, eritrea; l’antro della S. cumana; i responsi delle Sibille. 2. fig., scherz. Donna che predice il futuro; indovina. ...
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delficodèlfico agg. [dal lat. Delphĭcus, gr. Δελϕικός] (pl. m. -ci). – Di Delfi, antica città della Grecia, nella Focide, famosa per l’oracolo e il santuario di Apollo: l’oracolo d.; la sibilla d.; [...] tripodi delfici. Nell’uso letter., riferito in partic. ad Apollo, che in Delfi aveva il suo principale centro di culto, con allusione sia al dio della profezia sia al dio ispiratore di poesia: la lieta Delfica deïtà (Dante); l’afflato d. (D’Annunzio ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare e senza precisazione del luogo della...
Pittore (Münster, Vestfalia, 1496 - ivi 1547), risentì della pittura fiamminga e olandese. Eseguì per il duomo di Münster una tavoletta votiva (1538) e una serie di dipinti (1540 circa) con Sibille e Profeti (Sibilla delfica, Louvre; Millesius,...