grillo2
grillo2 s. m. [etimo incerto]. – Vitigno siciliano, robusto, mediamente fertile, a uva bianca, buona anche da tavola, coltivato spec. nella zona di Marsala, dove entra in proporzioni notevoli [...] nella produzione di quei vini ...
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sconoscere
sconóscere v. tr. [der. di conoscere, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come conoscere), non com. – 1. Non voler riconoscere: nella nostra mente sono certe eterne verità che non possiamo [...] ha dato un figliuolo che ha idea di far bene mostriamocene grati collo s. i suoi doni! (I. Nievo). 2. Nell’uso region. siciliano, ignorare, non sapere. ◆ Part. pres. sconoscènte, anche come agg. (v.). ◆ Part pass. sconosciuto, anche come agg. (v.). ...
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capimpianto
(capo impianto), s. m. Responsabile di un impianto. ◆ sull’accordo non si torna indietro. Si tratta di applicarlo correttamente. Martedì incontreremo i capi deposito e i capi impianto, spiega [...] dell’Eni, che ha la sede a Reggio Calabria; di due procuratori speciali delle aziende, entrambi di Messina, e di un dipendente siciliano della Refuelling, che ha la mansione di capo impianto di Genova. (M. D. S., Secolo XIX, 27 ottobre 2005, p. 30 ...
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strasatto
straṡatto s. m. [dal fr. ant. entresait, che è il lat. (giur.) in transactum «con un accordo, con una transazione», der. di transigĕre «transigere»]. – Termine siciliano corrispondente al francese [...] forfait (v. forfait1), nelle locuz. vendere, vendita a strasatto, con riferimento a prodotti della terra, e meno spesso al bestiame o a un terreno, cioè a stima, con una contrattazione basata su una valutazione ...
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pupo
s. m. [lat. pūpus]. – 1. In usi region., epiteto vezzeggiativo per designare un bambino: una giovane mamma col suo p. in braccio; su, pupo, dormi; che bel pupo! 2. Marionetta, burattino del teatro [...] popolare siciliano, che rappresenta per lo più fatti e vicende eroiche dei paladini di Francia: teatro, opera dei pupi. ◆ Dim. e vezz. pupino, pupétto; accr. pupóne. ...
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dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala [...] caricaturali nei confronti della nostra cultura, da qualche anno si è registrata una nuova attenzione per il siciliano, che porta quasi a una “filodialettalità”, dovuta soprattutto a un rinnovato interesse degli insegnanti e delle generazioni ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] è stata una f. che, o sim.): f. che, quand’è crollato il soffitto, non ero in casa. 4. Condizione, stato: Agatocle siciliano, non solo di privata, ma di infima e abietta f., divenne re di Siracusa (Machiavelli); il totale rivolgimento della loro f ...
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bill
‹bil› s. ingl. (pl. bills ‹bil∫›), usato in ital. al masch. – 1. a. Nella pratica costituzionale anglosassone, disegno di legge presentato a una camera legislativa. Anche, talora, la legge stessa [...] nel 1689, che costituisce il fondamento delle democrazie moderne. b. In contesti ital., il termine (già adoperato nel Parlamento siciliano del 1813-15) è ancora usato, talvolta, nella locuz. b. d’indennità, indicante la speciale legge con cui si ...
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cuffariano
agg. Relativo a Salvatore Cuffaro. ◆ Francesco Forgione (Prc): «Le leggi approvate su precari e forestali rappresentano risposte in stile cuffariano ai problemi di due importanti categorie [...] il peggio è che il titolare dello stesso assessorato, tale Rossana Interlandi, ieri, appena scoppiato lo scandalo del piano siciliano per la tutela dell’aria maldestramente copiato dall’archivio della regione Veneto, non ha avuto neanche l’umiltà di ...
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Storico del diritto (n. 1869 - m. Palermo 1916). È autore di notevoli studî riguardanti soprattutto la storia del diritto ecclesiastico e il diritto bizantino, tra i quali: Studi sulle vicende della giurisdizione ecclesiastica (1896); Studi...
VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale da Ruggiero II d'Altavilla.
Varie...