tenebroso
tenebróso agg. [dal lat. tenebrosus, der. di tenĕbrae «tenebre»]. – Pieno di tenebre, avvolto nelle tenebre: un antro t.; notte t.; Grandine grossa, acqua tinta e neve Per l’aere tenebroso [...] senso fig., che avviene o si svolge nel mistero, nel segreto più assoluto: t. macchinazioni; mi tormenta il pensiero d’una azione oscura e tenebrosa (Enzo Siciliano). ◆ Avv. tenebrosaménte, in modo tenebroso: un piano eversivo ordito tenebrosamente. ...
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nefandezza
nefandézza s. f. [der. di nefando]. – Qualità, condizione dell’esser nefando: la n. di un’azione; in senso concr., atto, azione nefanda: persona nota per le sue n.; commettere ogni sorta di [...] nefandezze; una vecchia, diceva la leggenda, proteggeva la gente dei dintorni dalle n. della vita (Enzo Siciliano). In passato, è stato usato anche con il sign. particolare di perversione sessuale e di sodomia: ... sebben conoscessero [i Gentili] ...
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pecorino
agg. [dal lat. tardo pecorĭnus, der. di pecus pecŏris «pecora»]. – Di pecora, della pecora: lana p.; ant., carta p. (o assol. pecorina s. f.), cartapecora; e con riferimento all’aspetto, al [...] intero di pecora, fresco e coagulato con caglio di vitello (p. romano, sardo, maremmano) o di agnello (p. siciliano), dalla pasta dura, compatta, bianca o leggermente paglierina, di sapore piccante. Locuz. avv. alla pecorina, al modo delle pecore ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di [...] , di cui i primi 6 a rima alternata e i 2 ultimi a rima baciata: derivata secondo alcuni dallo strambotto siciliano, secondo altri dalla stanza della ballata o della canzone, comparve nella poesia religiosa e giullaresca sulla fine del sec. 13 ...
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vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, [...] , s’io mi cruccio (Pulci). 2. Come denominazione di partic. avvenimenti storici: Vespri siciliani (meno com. Vespro siciliano), l’insurrezione della Sicilia contro il dominio angioino, che ebbe inizio il 31 marzo 1282, lunedì di Pasqua, all’ora dei ...
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mandolino
s. m. [dim. di mandòla]. – Strumento musicale cordofono a pizzico di cui esistono due tipi principali, il più comune e diffuso dei quali è il cosiddetto m. napoletano, comparso in Italia verso [...] come quelle della chitarra. Sono esistite inoltre alcune varianti regionali del mandolino napoletano, come il m. romano, il m. siciliano, il m. padovano e il m. senese, che si differenziano tra loro per la diversità delle accordature e di alcuni ...
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spiccato
agg. e s. m. [part. pass. di spiccare]. – 1. agg. a. Staccato, tolto da ciò cui era attaccato o unito (con questo sign., mantiene per lo più il suo valore participiale): frutta appena s. dall’albero; [...] . spiccataménte, con molto spicco, con grande rilievo: risaltare, distinguersi spiccatamente; in modo distinto: pronunciare spiccatamente le parole, le sillabe; in modo evidente, marcato, ben riconoscibile: aveva un accento spiccatamente siciliano. ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] linguistico, dialettale (la s. dell’italiano, del napoletano, o delle lingue semitiche, del sardo, del siciliano); s. fonologica, morfologica, sintattica o sintagmatica, lessicale, semantica. In partic., in grammatica generativa, s. superficiale ...
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vocalismo
s. m. [der. di vocale2]. – L’insieme, il sistema delle vocali di una lingua o di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: il v. italiano, inglese, latino, greco; il v. del fiorentino, [...] del genovese, del siciliano; il v. delle lingue indoeuropee, dei dialetti sardi; un v. povero, ricco. ...
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orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; [...] : un abito di foggia o.; egli sarebbe rimasto impassibile con quella maschera d’indifferenza o. che è la dignità del contadino siciliano (Verga); e con riferimento a un’idea di esotismo, di raffinatezza (ma anche di decadenza e mollezza) di costumi ...
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Storico del diritto (n. 1869 - m. Palermo 1916). È autore di notevoli studî riguardanti soprattutto la storia del diritto ecclesiastico e il diritto bizantino, tra i quali: Studi sulle vicende della giurisdizione ecclesiastica (1896); Studi...
VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale da Ruggiero II d'Altavilla.
Varie...