bisenso
bisènso s. m. [comp. di bi- e senso]. – 1. Parola che ha due significati e si può intendere perciò in due modi diversi. 2. Gioco enigmistico basato su due significati diversi d’una parola (per [...] es.: rombo, figura geometrica e rumore) o di una frase (per es.: un toscano sul lastrico, un abitante di Toscana ridotto in miseria, e un sigaro nella via); nel secondo caso, si ha più propriam. una frase ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo [...] s., studî s.; la componente s. di una parola, che, insieme con le componenti fonologica e sintattica, concorre a determinarne il significato nel discorso; valore, cambiamento s. di una parola, di un morfema, di una frase (e in usi estens. di un ...
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logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio [...] l., poco l.; seguire l’ordine l., nell’esposizione dei fatti, nella disposizione dei concetti, nell’ordinamento dei significati di un vocabolo, ecc.; conseguenza l., conclusione l., dedotta secondo i principî logici, o, con riferimento a fatti ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale [...] esseri di forme non naturali costituiscono una creazione tipica della mente umana, ora assunti come reali e caricati di significati complessi (soprattutto d’ordine religioso e morale, ma anche fisico), ora presi come simboli di realtà altrimenti non ...
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equivocazione
equivocazióne s. f. [dal lat. tardo aequivocatio -onis]. – 1. ant. L’equivocare, equivoco; presenza o possibilità di più significati, e quindi di più interpretazioni, in una parola o frase: [...] e le significazioni sono varie, allora è e. (Buti); occasione a molte fallacie e equivocazioni (Galilei). 2. Nella logica formale, tipo di sofisma che consiste nell’adoperare uno qualunque dei tre termini del sillogismo in due significati differenti. ...
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relativita
relatività s. f. [der. di relativo]. – 1. La condizione, la natura e il carattere di ciò che è relativo: r. di un giudizio, di una valutazione, o di un valore, di un’esperienza; r. della conoscenza [...] , si parla di relatività quando talune proprietà o grandezze che caratterizzano un ente fisico sono definibili, e assumono quindi significati e valori univoci, solo se si è convenzionalmente fissato un criterio di riferimento (per es., un sistema di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] : il 13 porta fortuna; il 3 è un n. perfetto). In matematica, più precisamente, n. naturali, i numeri nei significati sopra definiti, ulteriormente qualificati come n. cardinali (insiemi di unità), e n. ordinali (posti occupati in una successione); n ...
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analisi
1. MAPPA Un’ANALISI è la scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio e di ricerca; si oppone a sintesi, e ha significati specifici [...] su un individuo e il relativo trattamento psicoterapeutico (entrare, essere in a.). 2. MAPPA Da questo significato più tecnico deriva direttamente il significato più comune e generico, cioè quello di esame accurato e attento, indagine, studio (il ...
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acuto
1. È ACUTO ciò che termina in una punta sottile, cioè ciò che è appuntito, aguzzo (una spada acuta); l’esempio più noto è quello dell’angolo, che si chiama acuto quando è minore di un angolo retto, [...] che ha questa forma è molto adatto a infilarsi all’interno di qualcos’altro, incuneandosi: da questa caratteristica derivano i significati figurati dell’aggettivo; è acuto ciò che è perspicace, fine (avere la vista acuta, una mente acuta); è acuta ...
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augurio
1. In origine la parola AUGURIO indicava la cerimonia con cui gli auguri – interpreti, al tempo di Roma antica, del volere degli dei – ricavavano presagi dall’osservazione del volo degli uccelli [...] o da altri fenomeni, e anche il presagio stesso che ne ottenevano. 2. Da questo significato storico sono nati i significati più moderni e attuali della parola. L’augurio è dunque, più genericamente, un presagio, cioè la previsione di un evento buono ...
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Biologia
In embriologia, area dell’embrione costituita da più cellule, più o meno ben delimitata dalle aree contigue sulla base delle proprietà che le competono. T. presuntivi Regioni dell’embrione che, nello sviluppo normale, danno origine...
Africanismo
Basil Davidson
Significati
Il termine 'africanismo' è antico, e per lungo tempo ha avuto significati differenti, ma più o meno legati tra loro. Il più antico uso conosciuto in inglese, per esempio, è del 1641 e si riferisce agli...