bilione
bilióne s. m. [da milione, con sostituzione del pref. bi- alla sillaba iniziale]. – Unità del sistema di numerazione decimale corrispondente a un milione di milioni, cioè a mille miliardi (in [...] Francia e negli Stati Uniti d’America, invece, billion equivale a mille milioni, cioè a un miliardo) ...
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-ne
– Sillaba paragogica, o epitetica, che, nella lingua ant. e ancor oggi nell’uso pop. di alcune regioni centr. e merid. (Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, e, nella forma -ni, in Calabria e [...] Sicilia), viene aggiunta in fine a parole terminanti con vocale accentata così da renderle parossitone; per es., mene, tene, sene, per me, te, sé; none, sine, cosìne per no, sì, così; piùne per più. In ...
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melismatico
melismàtico agg. [der. di melisma] (pl. m. -ci). – Che ha carattere e funzione di melisma: formula m.; stile m., caratterizzato dall’uso frequente di melismi, in opposizione allo stile sillabico, [...] nel quale a ogni sillaba del testo corrispondono solo una o al più due note. ...
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podatus
s. m., lat. mediev. [der. del gr. πούς ποδός «piede»]. – Figura della notazione neumatica medievale (detta anche pes), risultante dalla combinazione dell’accento grave e dell’accento acuto, adottata [...] nella notazione del canto gregoriano per rappresentare due suoni ascendenti sulla stessa sillaba: è formata da due punti sovrapposti l’uno all’altro, riuniti da un tratto verticale a destra. ...
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tata
s. f. e m. [duplicazione della sillaba ta, consueta nel balbettio e nel richiamo dei bambini, già presente nel lat. tata (masch., «papà» e «balio»), nel gr. τάτα, τατᾶ e τέττα (con usi analoghi [...] all’ital. tata e tato) e fin nel sanscr. tatah] (pl. m. -i). – Voce infantile, usata con sign. diversi nelle varie parti d’Italia: a. Al femm., per indicare la balia, la bambinaia, la governante, la sorella ...
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elevazione
elevazióne s. f. [dal lat. elevatio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di elevare, di elevarsi, cioè di portare o di salire a una maggiore altezza: dare avvio ai lavori per l’e. del piano stradale; [...] ., in un edificio, le murature o strutture portanti al di sopra delle fondazioni; e. del tono di voce, sopra una vocale, una sillaba, una parola della frase. Nella celebrazione della messa, e. dell’ostia, e. del calice, il gesto con cui il celebrante ...
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tonare
v. intr. – Variante pop. o letter. di tuonare, che oggi è la forma più com., anche nel resto della coniugazione, sia dove la prima sillaba è accentata (tuòna, tuònano, ecc.) sia anche dove è atona [...] (tuonava, tuonasse, ecc.), tranne che nel part. pres., dove tonante (v.) è ancora la forma più frequente ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] i), gn, sc(i), z, che tra vocali non sono mai scempie (e che quindi nella pronuncia, in contrasto con la scrittura, fanno sillaba per metà con la vocale precedente), es. gli gliommeri, gli gnocchi, gli sci, lo zoccolo, lo zotico; c) davanti ai gruppi ...
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taumetopeidi
taumetopèidi s. m. pl. [lat. scient. Thaumetopoeidae, dal nome del genere Thaumetopoea, che è dal gr. ϑαυματοποιός «prodigioso», con erroneo mutamento di vocale nella seconda sillaba]. – [...] Famiglia di farfalle di dimensioni medie, tozze, prive di spiritromba, di abitudini crepuscolari o notturne, le cui larve, provviste di setole fortemente urticanti, vivono gregarie e si spostano tipicamente ...
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acefalia
acefalìa s. f. [der. di acefalo]. – 1. L’esser privo del capo, sia come caratteristica eccezionale di figure della mitologia greca (attribuita, per es., a Nolo figlio di Deucalione, e a Tritone [...] particolarmente nell’olivo, o nei suoi rami principali; è dovuta alla periodica soppressione delle cime, per cui si ha un pareggiamento delle diverse ramificazioni. 3. Mancanza, in una serie metrica o in un verso, della sillaba iniziale (v. acefalo). ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...