ottosillabo
ottosìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo octosyllăbus, comp. di octo «otto» e syllăba «sillaba»]. – Verso di otto sillabe, detto più comunem. ottonario. ...
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pedice
pèdice s. m. [tratto da indice, per sostituzione della sillaba iniziale col tema del lat. pes pedis «piede»]. – Numero, lettera o altro segno aggiunto, più in basso e di solito in carattere più [...] piccolo, ad altra lettera, numero o simbolo; è termine usato soprattutto nel linguaggio scient. e tecn. come sinon. di deponente, anche se con minore frequenza di questo ...
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rotare
v. intr. e tr. – Variante pop. o letter. di ruotare, che è oggi la forma più com., anche nel resto della coniugazione, sia dove la prima sillaba è accentata (ruòta, ruòtano, ecc.), sia anche dove [...] è atona (ruotava, ruotasse, ecc.), tranne che nel part. pres., dove rotante è ancora la forma più frequente ...
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trisdrucciolo
trisdrùcciolo agg. [comp. di tri- e sdrucciolo], non com. – Di parola che ha l’accento tonico sulla quintultima sillaba. In italiano possono essere trisdrucciole soltanto voci verbali composte [...] con enclitiche (es.: fàbbricatelo, òccupatene) ...
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trisillabo
trisìllabo agg. e s. m. [dal lat. trisyllăbus, gr. τρισύλλαβος, comp. di τρι- «tre» e συλλαβή «sillaba»]. – Formato di tre sillabe: parola t., elemento t.; come sost., un t., parola, vocabolo [...] di tre sillabe. Nella metrica moderna, verso t., o come s. m. un trisillabo, verso di tre sillabe (raro soprattutto in strofe o in serie), di ritmo giambico, per es.: Si tace, Non getta Più nulla (Palazzeschi). ...
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asillabia
asillabìa s. f. [dal fr. asyllabie, comp. del gr. ἀ- priv. e συλλαβή «sillaba»]. – Disturbo del linguaggio, consistente in una forma completa di alessia, nella quale è perduta la capacità di [...] leggere non solo le parole ma anche le singole sillabe. ...
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asillabico
asillàbico agg. [comp. di a- priv. e sillabico] (pl. m. -ci). – Non sillabico: in fonologia, di fonema che non sia centro di sillaba; in metrica, di verso il cui ritmo non sia legato alla [...] successione di un numero fisso di sillabe. ...
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cruciverba
crucivèrba s. m. [comp. arbitrario del lat. crux -ucis «croce» e verba «parole»], invar. – Gioco enigmistico consistente nel trovare (col sussidio di definizioni più o meno allusive) un certo [...] da collocare orizzontalmente e verticalmente in un reticolato a ciò predisposto, in modo che ogni lettera (più raram. ogni sillaba: c. sillabico) occupi una casella, e sia elemento costitutivo delle due parole (l’orizzontale e la verticale) che in ...
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polisillabico
polisillàbico agg. [der. di polisillabo] (pl. m. -ci). – Che è formato di più sillabe: parola p.; meno com., che è formato di parole con più di una sillaba: una lingua p. e agglutinante, [...] come la lingua basca (D’Annunzio) ...
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polisillabo
polisìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo polysyllăbus, gr. πολυσύλλαβος, comp. di πολυ- «poli-» e συλλαβή «sillaba»]. – 1. agg. Che è composto di più sillabe: nome p.; parole polisillabe. [...] 2. s. m. Parola (cioè, unità lessicale) costituita di più sillabe, in contrapp. a monosillabo; con sign. più particolare, parola formata di più di quattro sillabe (in quanto i bisillabi, trisillabi, quadrisillabi sono indicati con il loro nome ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...