peone1
peóne1 s. m. [dal gr. παιών variante di παιάν (v. peana)]. – Nella metrica classica, metro costituito da una sillaba lunga e tre brevi, del quale sono teoricamente possibili quattro forme, che [...] sono dette peone 1°, 2°, 3°, 4°, a seconda della posizione occupata dalla lunga (–⌣⌣⌣–̮–̮–̮–̮–̮–̮, ⌣–⌣⌣–̮–̮–̮–̮–̮–̮, ⌣⌣–⌣–̮–̮–̮–̮–̮–̮, ⌣⌣⌣––̮–̮–̮–̮–̮–̮); era il metro caratteristico del peana e si trova ...
Leggi Tutto
colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, [...] le corde vocali si chiudono bruscamente, fermando il flusso d’aria, e generando così un rapido arresto del suono, in principio di sillaba o di parola (come nell’alef semitico, o nelle parole tedesche che cominciano per vocale). b. In musica, colpi d ...
Leggi Tutto
pieghettare
v. tr. [der. di pieghetta, dim. di piega] (io pieghétto, ecc.). – Operare su un tessuto (o anche su un foglio di carta), mediante successive ripiegature parallele, una serie di piccole pieghe, [...] in pieghe minute: la sua bocca si pieghettava nervosamente, ... eppure, fra tutto quel clamore, non pronunciava una sillaba (Tobino). ◆ Part. pass. pieghettato, anche come agg.: una gonna pieghettata, un orlo pieghettato; come sost., il pieghettato ...
Leggi Tutto
unisillabo
unisìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo unisyllăbus, comp. di uni- e syllăba «sillaba»]. – Sinon., poco com., di monosillabo. ...
Leggi Tutto
alzare
v. tr. [lat. *altiare, der. di altus «alto»]. – 1. a. Sollevare, spostare o tirare o spingere in alto, verso l’alto: a. un peso, a. la borsa da terra; a. il coperchio; a. il capo, il viso; a. [...] spesso per ira, o in segno di autorità, o per protestare, per minacciare; a. il tono della voce, su una sillaba, su una parola; a. il volume della radio. c. Emettere, innalzare, elevare, intonare, limitatamente a determinate espressioni: a. un grido ...
Leggi Tutto
spostamento
spostaménto s. m. [der. di spostare]. – L’azione di spostare, il fatto di spostarsi e di venire spostato: lo s. provvisorio di una fermata d’autobus; un impiego in cui si è soggetti a continui [...] nemiche; l’esplosione ha causato un forte s. d’aria; s. di accento, il passaggio dell’accento da una a un’altra sillaba di una parola; con sign. estens., cambiamento: s. di orario, di turni di lavoro, di abitudini. Con sign. e usi specifici, in ...
Leggi Tutto
suffiggere
suffìggere v. tr. [dal lat. suffigĕre «attaccare sotto», comp. di sub- e figĕre «ficcare, attaccare»] (io suffiggo, tu suffiggi, ecc.; raro il pass. rem. suffissi, suffiggésti, ecc.), non [...] che abbia o meno funzione di suffisso: suffiggendo l’elemento «-one» a un nome si forma l’accrescitivo. ◆ Part. pass. suffisso, con valore verbale: lettera, sillaba suffissa a un nome, a un tema verbale. Per l’uso specifico come s. m., v. la voce. ...
Leggi Tutto
divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente [...] in province, ecc.; punto di d., quello in cui una cosa è divisa o si divide; d. di una parola in sillabe (v. sillaba); d. di una parola in fin di riga, nella scrittura e nella composizione tipografica, la spezzatura di una parola che continua a ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] in Boccaccio (Dec. III, 1, 11): che è uno umo a star con femine? ◆ Nei varî alterati, essendo la prima sillaba fuori d’accento, si ha sempre o- invece che uo-; si vedano quindi nel rispettivo ordine alfabetico omaccio, omarino, ometto, omicciolo ...
Leggi Tutto
sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...