enclisi
èncliṡi (o encliṡìa) s. f. [dal lat. tardo enclĭsis, gr. ἔγκλισις, der. di ἐγκλίνω «inclinare, appoggiarsi»]. – Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente [...] e nel greco, le enclitiche non fanno spostare l’accento nelle parole a cui s’appoggiano; di conseguenza, se le enclitiche sono più d’una, esso può venirsi a trovare eccezionalmente arretrato: in incàricatene, per es., è sulla quint’ultima sillaba. ...
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do
〈dò〉 s. m. [prob. dalla prima sillaba del cognome del musicologo fiorentino G. B. Doni (1594-1647), cui è attribuita l’introduzione di questo nome in sostituzione di ut]. – Nome dato in Italia (e [...] in certi casi anche in Francia) alla prima nota della scala naturale, detta appunto scala di do, che altri paesi indicano con l’antico nome ut (v.) o con la lettera C: do naturale, do diesis; un valzer ...
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metafonesi
metafonèṡi s. f. [traduz. del ted. Umlaut, formata con gli elementi meta- (per indicare mutamento) e -fonesi]. – In linguistica, modificazione del timbro di una vocale per assimilazione a [...] vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale (per lo più i, i̯, u, u̯) di sillaba finale. All’interno delle lingue indoeuropee, il fenomeno è caratteristico delle lingue germaniche; all’interno delle lingue romanze la metafonesi ...
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ciascuno
agg. e pron. indef. [lat. quisque (volg. *cisque) unus, con la a della prima sillaba tratta prob. dal gr. κατά; cfr. cadauno e l’ant. catuno]. – Indica una totalità di persone, richiamando però [...] l’attenzione sui singoli: ciascun uomo, ciascuna donna, tutti gli uomini a uno a uno, tutte le donne a una a una. È più comunem. usato come pronome, col senso di ogni persona, tutte le persone: c. riceverà ...
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metagramma
s. m. [comp. di meta- e -gramma, sul modello del fr. métagramme «cambio» (nel sign. 3 b)] (pl. -i). – In enigmistica, tipo particolare di cambio che consiste nel passaggio da una parola ad [...] , di uguale lunghezza, attraverso passi intermedî in cui ogni nuova parola è generata cambiando una sola lettera o sillaba alla volta e preferibilmente in ordine progressivo; è inoltre condizione preferenziale la mancanza di lettere in comune fra la ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] poco applicato con parole che non siano i pronomi o altre parole grammaticali, soprattutto quando non siano accentate sulla prima sillaba (non produceva mai rafforzamento l’antica variante como). 1. Avv. di maniera. a. Introduce per lo più un termine ...
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atematico
atemàtico agg. [comp. di a- priv. e tematico] (pl. m. -ci). – Nelle lingue indoeuropee, forme a., quelle in cui la terminazione è aggiunta direttamente al tema, senza l’interposizione della [...] vocale e o o (o dei rispettivi esiti nelle varie lingue) o di sillaba tematica (per es., fer-t, fer-tis, di fronte alle forme tematiche dic-i-t, dic-i-tis, con -i- proveniente da e). ...
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dodecasillabo
dodecasìllabo agg. [dal gr. δωδεκασύλλαβος, comp. di δώδεκα «dodici» e συλλαβή «sillaba»]. – Di dodici sillabe (o, più propriam., di dodici «posizioni metriche»: v. endecasillabo): verso [...] d. (o assol. dodecasillabo s. m.), verso della metrica italiana, detto anche senario doppio o accoppiato, perché formato di due senarî, di cui sempre piano il 1°, dopo il quale cade la cesura (Dagli àtrii ...
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baritonesi
baritonèṡi s. f. [dal gr. βαρυτόνησις; v. baritono]. – Caratteristica degli antichi dialetti eolici dell’Asia Minore, consistente nella mancanza di parole ossitone; l’accento risale dall’ultima [...] sillaba verso l’inizio della parola nei limiti della legge generale dell’accentazione greca. ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] pronuncia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo d’articolazione; sillaba a., terminante con vocale. Con accezioni partic.: circuito a., in elettromagnetismo, v. circuito, n. 4 b; città a., v ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...