tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per [...] t., l’accento musicale o tono, e più in generale l’accento, anche d’intensità; vocale t., e per estens. sillaba t., la vocale o la sillaba che è sotto accento (contrapp. ad atono): v. accento. 3. a. Nel linguaggio medico, relativo al tono muscolare ...
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chiamata
s. f. [der. di chiamare]. – 1. Atto del chiamare, e s’intende per lo più con la voce, ma anche con uno scritto o per mezzo di un segnale e, se si tratta di convocare a raccolta, con suono di [...] di musica, una serie di tre o quattro note) che era scritta o stampata in fondo alla pagina e che riproduceva la parola o sillaba (o serie di note) con cui cominciava la pagina seguente. 3. In diritto: ch. di un terzo in causa, atto diretto a far ...
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principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo [...] che, essendo composta o comunque lunga, abbia anche uno o più accenti secondarî (per es., quello della sillaba -men- in vàlidaménte, o della sillaba -zió- in càpostazióne). d. Nel diritto, bene p., il bene al quale altri beni, chiamati accessorî ...
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trisillabismo
s. m. [comp. di tri- e sillaba, col suff. -ismo]. – Nella terminologia moderna della grammatica del greco antico, legge (o regola) del t., denominazione corrente del sistema di regolamentazione [...] dell’accento di parola, il quale può cadere solo su una delle tre ultime sillabe (sulla terzultima solo a patto che la vocale dell’ultima sillaba sia breve). ...
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trocheo
trochèo agg. e s. m. [dal lat. trochaeus, gr. τροχαῖος, propr. «corrente, svelto», der. di un tema affine a τρέχω «correre»]. – 1. Nella metrica classica, piede di ritmo discendente formato da [...] catalettico, o euripideo o lecizio (–́⌣–́⌣̅–́⌣⌣̲́). Per la cesura dopo il 3° trocheo (detta anche semplicem. trocaica), nell’esametro dattilico, v. cesura. 2. Per analogia, nella metrica italiana, successione di una sillaba accentata e di una atona. ...
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vocalizzare
vocaliżżare v. tr. e intr. [der. di vocale2 e, nel sign. 3, di vocale1]. – 1. tr. a. In fonetica storica, trasformare un suono consonantico in suono vocalico: alcuni dialetti italiani vocalizzano [...] , quello in cui predominano i vocalizzi; in partic., in tutte le varietà di canto liturgico, compare accanto al canto sillabico, cioè con una sola o pochissime note per sillaba, il canto vocalizzato, con più o meno abbondanti gruppi di note per ogni ...
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richiamo
s. m. [der. di richiamare]. – L’azione di richiamare, il fatto di venire richiamato, e il modo con il quale si effettuano. In partic.: 1. a. L’azione di chiamare e il fatto di essere chiamato [...] anticipazione di quelle con le quali inizia il fascicolo seguente; nei libri a stampa, il richiamo consiste nella frase, parola o sillaba poste in prossimità dell’ultima riga (spesso sotto di essa) della pagina pari, per anticipare la frase, parola o ...
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contraccento
contraccènto s. m. [comp. di contro- e accento]. – Accento secondario di una parola, che cade su una sillaba non contigua a quella che porta l’accento principale, ed è inferiore a questo [...] per energia e intensità acustica (per es., in mezzaluna l’accento principale cade sulla u, quello secondario sulla e). Anche, il tono di una sillaba che si differenzia dal tono (o accento musicale) principale della parola. ...
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acrotonico
acrotònico agg. [comp. di acro- e tonico] (pl. m. -ci). – In fonologia, di parola che ha l’accento sulla prima sillaba (ma altri, al contrario, qualificano così le parole accentate sull’ultima [...] sillaba). ...
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acuita
acuità s. f. [dal lat. mediev. acuitas -atis, affine ad acuĕre: v. acuire]. – Acutezza, forza penetrante, intensità: l’a. del grido; l’a. del desiderio; a. di una sensazione; raro con il sign. [...] , con termine lat., visus), la capacità dell’occhio di vedere distintamente gli oggetti, e la misura di tale capacità. In fonetica, a. d’un suono, o d’una sillaba, l’altezza di tono musicale con cui si pronuncia (in italiano, nelle parole isolate, la ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...