assillabazione
assillabazióne s. f. [der. di sillaba, sul modello di allitterazione]. – Artificio retorico, che talvolta può nascere anche spontaneo nel discorso, consistente nel mettere di seguito più [...] parole che cominciano con la stessa sillaba. Per es., nello scioglilingua: Chi seme di senapa secca semina Sempre seme di senapa secca raccoglie. ...
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chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] e ó, a differenza di quella che si osserva in è e ò, o in a. Sillaba ch., quella in cui la vocale (o il dittongo) è seguita da consonante appartenente alla medesima sillaba. f. In musica, di qualunque schema formale (per es. l’aria, la canzone e, in ...
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penultimo
penùltimo agg. [dal lat. tardo paenultĭmus, comp. di paene- «pene-» e ultĭmus «ultimo»]. – Che viene o si trova immediatamente prima dell’ultimo: il p. giorno; il p. verso; la p. volta; è arrivato [...] p., legge prosodica che regola l’accentazione moderna delle parole della lingua latina, secondo cui l’accento cade sulla penultima sillaba se questa è lunga, cade sulla terzultima se la penultima è breve (per es. monēre 〈monère〉, ma lègĕre 〈lèǧere ...
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spostare
v. tr. [der. di posto2, col pref. s- (nel sign. 3)] (io spòsto, ecc.). – 1. a. Rimuovere una cosa dal posto in cui si trova, o che occupa abitualmente: s. un mobile, il tavolo, il divano; s. [...] accezioni specifiche: a. In fonologia, s. l’accento di una parola, produrre il passaggio dell’accento tonico da una sillaba a un’altra, per legge fonetica o come fatto volontario o casuale: nella declinazione greca, l’allungamento della vocale finale ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., [...] rima e viene definito e. sciolto. Le posizioni più frequenti degli accenti ritmici, disposti con molta varietà, sono: la 6a e 10a sillaba, con accento più debole sulla 2a e 4a o 8a (Nel mèzzo del cammìn di nòstra vìta; Venìmmo al piè d’un nòbile ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] toccato l’a. dei miei desiderii (I. Nievo). In fonetica, a. sillabico, o assol. apice, il punto culminante della voce nella sillaba (nelle parole italiane, è portato in ogni sillaba dalla vocale). 2. Parte estrema di un organo, in opposizione alla ...
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proparossitono
proparossìtono agg. [dal gr. προπαροξύτονος, comp. di προ- «avanti» e παροξύτονος «parossitono»]. – Nella terminologia grammaticale greca, di parola che ha l’accento acuto sulla terzultima [...] sillaba (per es., ἄνϑρωπος). Per estens., con riferimento ad altre lingue, di parola che ha l’accento tonico sulla terzultima sillaba, cioè sdrucciola (per es., anima). ...
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aplologia
aplologìa s. f. [dall’ingl. haplology (M. Bloomfield, 1895), comp. di haplo- «aplo-» e -logy «-logia»]. – In linguistica, scomparsa di una sillaba, per una sorta di dissimilazione con una sillaba [...] uguale o simile nella stessa parola o in un gruppo di parole strettamente unite (per es.: ital. mineralogia per *mineralologia; cavalleggeri per cavalli leggeri; lat. nutrix per *nutritrix) ...
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monosillabico
monosillàbico agg. [dal gr. μονοσυλλαβικός, der. di μονοσύλλαβος: v. monosillabo] (pl. m. -ci). – Formato di una sola sillaba: parola m.; tema monosillabico. Lingua m., lingua nella quale [...] ogni parola è costituita da una sola sillaba, come il cinese. ...
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neutralizzazione
neutraliżżazióne s. f. [der. di neutralizzare]. – L’atto, il fatto di neutralizzare o di essere neutralizzato, nei varî sign. del verbo: 1. In diritto internazionale, la condizione giuridica [...] distinte, allorché la loro distinzione venga meno: per es., in italiano, è aperta ed é chiusa si oppongono in sillaba tonica, mentre in sillaba atona la loro opposizione si neutralizza. 7. Nello sport, con riferimento a gare a tempo, l’esclusione di ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...