posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] per posizione (lat. positione longă, gr. ϑέσει μακρά, propriam. «lunga per convenzione») è la vocale breve, o più propriam. la sillaba contenente una vocale breve, seguita da due consonanti, in contrapp. a lunga per natura (in greco le vocali ᾱ, ῑ, ῡ ...
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anacrusi
anacruṡi s. f. [dal gr. ἀνάκρουσις, der. di ἀνακρούω «preludere», «intonare un preludio» (propr. «tirare indietro»)]. – 1. In musica, il movimento iniziale in levare d’un periodo ritmico che [...] comincia con l’arsi, cioè precedente all’ictus. 2. Nella metrica classica, la parte del verso che precede la prima sillaba colpita dall’ictus (cioè il primo tempo forte); con questo sign. il termine va scomparendo dall’uso. Nella poesia moderna, e ...
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correptio
〈korrèpzio〉 s. f., lat. [der. di corripĕre «abbreviare», part. pass. correptus]. – Nella metrica classica, fenomeno prosodico per cui, spec. nei poeti attici (e perciò di solito indicato come [...] c. attica, o anche abbreviamento attico), la sillaba con vocale breve che si trovi davanti al gruppo di consonante muta più liquida della sillaba successiva (per es. νε- di νεκρός) è considerata breve e non «lunga per posizione». ...
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sillabario
sillabàrio s. m. [der. di sillaba; cfr. il lat. tardo syllabarii «scolari che sanno appena sillabare»]. – 1. Libro per imparare a leggere secondo il metodo sillabico, partendo cioè dalla sillaba, [...] Nella storia delle scritture del Vicino Oriente antico, ogni raccolta, più o meno ampia, di segni cuneiformi con valore sillabico, redatta da scribi per sussidio mnemonico o per l’insegnamento. Per estens., l’insieme dei segni di qualsiasi scrittura ...
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sillabogramma
s. m. [comp. di sillaba e (ideo)gramma] (pl. -i). – Nelle scritture a base sillabica, con o senza ideogrammi, il segno con cui si rende una sillaba (in contrapp. a ideogramma, che è il [...] segno con cui si rende un’idea) ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] , t di smorto); g. intenso (o rafforzato), che nella grafia si rappresenta raddoppiando il segno, se la consonante è divisa tra due sillabe (es., la t di motto). Per il g. apofonico, v. apofonico. g. In grammatica, grado di un aggettivo, la misura in ...
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lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare [...] avviarci all’alba per poter arrivare prima di sera. In partic., l. di una vocale, di una sillaba, la quantità della vocale o della sillaba lunga (v. lungo1, n. 2 e). 5. Nell’attrezzatura navale, ciascuno degli elementi che costituiscono la catena ...
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sdrucciolo1
sdrùcciolo1 agg. e s. m. [der. di sdrucciolare]. – 1. agg. Che ha l’accento sulla terzultima sillaba (v. proparossitono): parola s.; «esile», che ora è pronunciato s., si è pronunciato piano [...] con una parola sdrucciola: versi s.; endecasillabi, settenarî, ottonarî s., che, terminando con parola sdrucciola, hanno dodici sillabe invece che undici, otto invece che sette, e così via; ottave s., composte di versi sdruccioli; Canterellandovi Con ...
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parossitono
parossìtono agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. παροξύτονος, comp. di παρα- «para-2» e ὀξύτονος «ossitono»]. – Nella terminologia grammaticale greca, di parola che ha l’accento acuto sulla penultima [...] sillaba. Per estens., con riferimento ad altre lingue, di parola accentata sulla penultima sillaba. Anche come sost., al femm.: una p., le p. (sottintendendo parola, parole), o al masch.: un p., i p. (sottintendendo vocabolo o sim.). ...
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ipermetro
ipèrmetro agg. [dal lat. hypermĕtrus, gr. ὑπέρμετρος, comp. di ὑπερ- «iper-» e μέτρον «misura»]. – In senso ampio, di qualsiasi verso che superi per qualche motivo la misura ordinaria; se ne [...] , A mamma, ch’ormai non ha più, Per vivere un poco ancor essa, Che il poco di fiato ch’hai tu», dove la sillaba finale di apprèssati (che in realtà non eccede la misura, essendo parola sdrucciola) si fonde con la vocale iniziale del verso seguente, a ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...