fonico
fònico agg. e s. m. [dal gr. ϕωνικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la voce, il suono, il timbro di un suono: emissione f., l’emissione della voce; accento [...] o chiuso delle vocali e, o toniche; valori f., nella critica letteraria contemporanea, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o consonante, hanno in rapporto all’ispirazione lirica e ai fini dell’espressione estetica. b. In ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] di grado tenue o debole e a quelle di grado forte), le consonanti brevi con tensione dura, cioè le consonanti finali di sillaba, quelle precedute da un’altra consonante, e quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta); v ...
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gregoriano1
gregoriano1 agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Gregorio, per lo più con riferimento a pontefici. In partic.: 1. Canto g. (anche s. m., il g.), canto monodico (costituito cioè [...] modificazioni notevoli che ne mutarono, dal punto di vista melodico, l’andamento strettamente sillabico, con l’inserimento di melismi, spesso prolungati, su una stessa sillaba, anche per l’influenza della musica profana coeva. 2. Riforma g., l’azione ...
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quartultimo
quartùltimo (o quart’ùltimo) agg. – Che è il quarto a cominciare dall’ultimo: si dicono bisdrucciole le parole che hanno l’accento tonico sulla q. sillaba. ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] a me...!); che nella lingua ant., quando è posposto al verbo si fonde talora con questo facendogli perdere di conseguenza la sillaba finale: Sopr’essa vedestù [= vedesti tu] la scritta morta (Dante); Non pianger più, non m’hai tu pianto assai? Ch’or ...
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rizotonico
riżotònico agg. [comp. di rizo- e tonico] (pl. m. -ci). – In linguistica, di parola il cui accento cade su una vocale della sillaba radicale o delle sillabe radicali: per es. sènto, sànto [...] (in contrapposizione alle forme rizoatone come sentìvo, santìssimo) ...
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minuto2
minuto2 s. m. [dal lat. tardo minutum «particella», neutro sostantivato dell’agg. minutus: v. la voce prec.]. – 1. a. Unità di misura di tempo e di angoli, pari alla 60a parte dell’ora o, rispettivam., [...] si tratti di una frazione del giorno siderale o del giorno solare medio. Come simboli si usano per il minuto di tempo la sillaba min oppure la lettera m (più raramente min) posta in esponente (per es., 12 min = 12m o 12min = 12 minuti), per il minuto ...
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plurisillabo
plurisìllabo agg. [comp. di pluri- e sillaba]. – Detto di parola che ha più sillabe; in genere, lo stesso che polisillabo (di cui non ha, se non raramente, l’uso sostantivato). ◆ Poco com. [...] la forma plurisillàbico (pl. m. -ci) ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] , ŭ e ō del latino classico (per es. gióva, lat. iŭvat; óra, lat. hōra); 2) la ò italiana continua (dittongata in uò se in sillaba libera) la ò del tardo latino, ŏ del latino classico (per es. uòmo, lat. hŏmo; còrpo, lat. cŏrpus); 3) la ò italiana è ...
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implosione
imploṡióne s. f. [comp. di in-1 e (es)plosione]. – 1. In fisica, fenomeno che si produce allorché le pareti di un corpo cavo (per es., certi tipi di tubi elettronici a vuoto) soggette a una [...] cedono di colpo, generalmente frantumandosi. 2. In fonetica: a. Rumore caratteristico di consonante occlusiva articolata in fine di sillaba: per es., t nell’ingl. sport. b. Rumore caratteristico di consonante occlusiva che al momento dell’apertura ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...