simoniasimonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, [...] praticare la s.; la s. è considerata delitto nel diritto canonico; condannare, essere condannato per s.; anche, il peccato commesso da chi fa tale commercio: macchiarsi di s.; nel cerchio secondo s’annida ... Falsità, ladroneccio e simonia (Dante). ...
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simoniaco
simonìaco agg. [dal lat. tardo, eccles., simoniăcus, der. di simonīa «simonia»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a simonia, caratterizzato da simonia: atti s.; beni s.; nomine s. di vescovi. 2. [...] Che commette simonia, che si rende colpevole di simonia: un papa s.; anche come sost.: nell’Inferno di Dante i s. sono puniti nella terza bolgia dell’ottavo cerchio. ...
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simoneggiare
v. intr. [dal nome di Simone Mago; v. simonia] (io simonéggio, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Praticare la simonia, commettere simonia: Di sotto al capo mio son li altri [pontefici] [...] tratti Che precedetter me simoneggiando (Dante) ...
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pataria
patarìa s. f. [forse der. di patée, termine dial. milanese indicante i robivecchi]. – Movimento religioso e politico, sorto in Milano nella seconda metà del sec. 11°, originato dal fermento del [...] clero e del popolo di Milano contro gli abusi dell’alto clero (in partic. la simonia e il nicolaismo), e che costituì, anche attraverso il vivace contrasto delle fazioni cittadine, un movimento di affrancamento delle classi inferiori dai vincoli ...
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ladroneccio
ladronéccio (ant. o letter. latronéccio, raro e ant. ladronéggio) s. m. [lat. *ladronicium, metatesi di latrocinium «ladrocinio»], letter. – Azione da ladrone, e in genere furto, ruberia, [...] ); per assicurar Latino che i suoi paesi non sarebbero infestati da latronecci (T. Tasso); vivere, campare di ladroneccio. In senso più astratto, la tendenza al furto, la colpa o il peccato di chi ruba: Falsità, ladroneccio e simonia (Dante). ...
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lordura
s. f. [der. di lordo]. – Condizione, aspetto di ciò che è lordo: la l. di quell’immondo locale è indescrivibile. Concr., materia sudicia, che rende lordo, che imbratta sozzamente: vicoli bui [...] e chi un’altra (Boccaccio). Fig., in senso morale: passò di l. in l. tutta la sua vita; Falsità, ladroneccio e simonia, Ruffian, baratti e simile l. (Dante, che con l’ultima espressione accenna genericamente agli altri peccati e peccatori puniti nel ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa [...] non venali, di cui viene fatto commercio: v. di cariche pubbliche, di uffici, di benefici; v. di cose sacre (v. simonia); v. delle indulgenze, secondo la dottrina sostenuta dal domenicano J. Tetzel che, durante la predicazione delle indulgenze per la ...
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simonia Compravendita di beni sacri spirituali e anche il peccato commesso da chi fa tale commercio. Il termine deriva dal nome di Simone Mago, il Samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro...
SIMONIA
Agostino Tesio
Delitto che consiste nel traffico delle cose spirituali, cioè nella compera e nella vendita, o nella permuta di beni spirituali con un valore materiale, con l'intenzione determinata, in una almeno delle parti contraenti,...