sintatticasintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti [...] formali dei segni fra loro, ossia il modo con cui i segni delle diverse classi, indipendentemente dalla loro significazione, si combinano fra loro ...
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grecismo
s. m. [der. di greco]. – Voce, forma, locuzione o costruzione sintattica propria della lingua greca introdotta in un’altra lingua (classica o moderna), sia stabilmente sia per l’uso di qualche [...] scrittore. Con uso astratto, l’aspetto o carattere greco di un’espressione linguistica: g. di una locuzione, di una costruzione sintattica; e in senso più ampio, la tendenza a grecizzare, a imitare forme proprie della lingua o della cultura greca. ...
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isocolo
iṡocòlo s. m. [dal gr. ἰσόκωλον, neutro sostantivato dell’agg. ἰσόκωλος «formato di membri uguali», comp. di ἴσος «uguale» e κῶλον «membro»]. – Nella retorica classica, figura sintattica che [...] consiste nella perfetta corrispondenza fra due o più membri di un periodo, per numero di parole, per struttura sintattica e anche per andamento ritmico. ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] delle persone o cose cui si riferiscono; i p. relativi, in cui la funzione anaforica si è estesa a funzione sintattica di congiunzione e di subordinazione; i p. interrogativi, che esprimono un’interrogazione o un dubbio, e come i relativi possono ...
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calco1
calco1 s. m. [der. di calcare3] (pl. -chi). – 1. Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre dalla forma così ottenuta copie dell’oggetto originale: [...] tra lingue diverse per cui l’uso di un vocabolo o di una locuzione (c. lessicale) o di una struttura sintattica (c. sintattico) si modella, più o meno integralmente, sull’uso che in un’altra lingua già si fa delle corrispondenti forme linguistiche ...
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struttura
1. STRUTTURA deriva da un verbo latino che significa ‘costruire’ e indica l’insieme di elementi che formano un insieme organico grazie ai rapporti di dipendenza reciproca (la s. di un edificio, [...] (s. economica; la s. tribale di un popolo africano; le strutture elementari della parentela; la s. di una lingua; s. fonologica, morfologica, sintattica; la s. di un romanzo; la s. di un film; la s. di un dipinto; la s. di una sinfonia).
Parole ...
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tipologia
tipologìa s. f. [comp. di tipo- e -logia, sul modello dell’ingl. typology]. – 1. Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, [...] diversi tra loro, al fine di classificarle in varî tipi caratterizzati da omologie formali e sostanziali (t. fonologica, morfologica, sintattica, ecc.); t. dei reati, t. delle pene, in diritto, il loro raggruppamento in gruppi secondo i varî tipi. 2 ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. [...] (anche con l’ausilio di spettrografi) i prodotti della fonazione; f. uditiva, che studia i processi della percezione auricolare dei fonemi. F. strutturale, sinon. di fonologia (nel sign. 2) e fonematica. F. sintattica, sinon. di fonosintassi. ...
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sinsemantico
sinsemàntico agg. [comp. di sin- e semantico, sul modello dell’ingl. synsemantic e ted. synsemantisch] (pl. m. -ci). – In linguistica, detto di parole o espressioni che non hanno significato [...] al di fuori di un contesto; più in partic., parole s., quelle che non hanno significato pieno ma solo una funzione sintattica e assumono un contenuto semantico in base al contesto in cui ricorrono (articoli, congiunzioni, preposizioni). ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare [...] qualsiasi segno in quanto sia costituito da una successione di unità lessicali e grammaticali minori. Nell’uso attuale, unità sintattica di varia complessità e autonomia, di livello intermedio tra la parola e la frase (per es., a casa, di corsa, ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi...