coeso
coèṡo agg. [dal lat. cohaesus: v. coesivo e coesione]. – Che ha il carattere, la proprietà della coesione: una struttura fortemente, o scarsamente, c.; un discorso intimamente coeso. In partic., [...] in linguistica, riferito a un testo che ha coesione, nel quale cioè sono rispettati i rapporti grammaticali e la connessione sintattica tra le varie parti. ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa [...] orditura sintattica) e ai caratteri ispiratori tipici di essa, con partic. riferimento all’evocazione di un mondo di sensazioni delicate e nostalgiche, in una prospettiva atemporale creata dal sovrapporsi della memoria involontaria alla descrizione ...
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anticipazione
anticipazióne s. f. [dal lat. anticipatio -onis]. – 1. a. L’anticipare, l’essere anticipato, come spostamento a un tempo anteriore a quello normale o precedentemente fissato: decidere l’a. [...] . 5. In musica, combinazione armonica per la quale una data voce (parte d’armonia) presenta un elemento d’un dato accordo in un precedente e diverso accordo a cui tale elemento è estraneo. 6. In stilistica, figura sintattica, sinon. di prolessi. ...
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esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale [...] , soprattutto quando conservi la sua forma originaria, o si tratti di un uso estraneo alla struttura fonetica, morfologica o sintattica della lingua d’arrivo; è in genere sinon. di forestierismo (che in passato era detto anche barbarismo). 2. a ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] dell’italiano, del napoletano, o delle lingue semitiche, del sardo, del siciliano); s. fonologica, morfologica, sintattica o sintagmatica, lessicale, semantica. In partic., in grammatica generativa, s. superficiale, l’organizzazione sintagmatica che ...
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chiasmo
chïasmo (o chïasma) s. m. [dal lat. tardo chiasmus, gr. χιασμός, tratto dal nome della lettera χ, per la sua forma incrociata] (pl. -i). – 1. Figura retorica, consistente nell’accostamento di [...] , in modo però che i termini del secondo siano disposti nell’ordine inverso a quelli del primo, così da interrompere il parallelismo sintattico; es.: Ovidio è il terzo, e l’ultimo è Lucano (Dante); io solo Combatterò, procomberò sol io (Leopardi). Un ...
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asindeto
asìndeto s. m. [dal lat. tardo asyndĕton, gr. ἀσύνδετον, comp. di -ἀ priv. e συνδέω «legare insieme»]. – Figura sintattica che consiste nella mancanza della congiunzione fra due o più termini [...] in stretta coordinazione; per es.: veni, vidi, vici (Cesare); Ardon gli sguardi, fuma La bocca, agita l’ardua Testa, vola la spuma (Foscolo). Può essere un fatto stilistico, cui si ricorre per enfasi o ...
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polisindeto
polisìndeto s. m. [dal gr. πολυσύνδετον, comp. di πολυ- «poli-» e συνδέω «legare insieme»]. – Figura sintattica, contrapposta all’asindeto, consistente nel collegare varie proposizioni di [...] un periodo con ripetute congiunzioni; per es., nel verso dantesco E mangia e bee e dorme e veste panni (Inf. XXXIII, 141) ...
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fra1
fra1 prep. [lat. infra] (radd. sint.). – Ha in genere gli stessi sign. e gli stessi usi della prep. tra (v. perciò questa voce); tranne in pochi casi che indichiamo qui di seguito, la scelta dell’una [...] o dell’altra forma è spesso dovuta, più che a ragioni di natura semantica, a ragioni di eufonia sintattica o a preferenze personali. Più frequente di tra è forse in alcune accezioni temporali, e in partic. con il sign. di «entro, durante»: fra il ...
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liaison
‹lie∫õ′› s. f., fr. [lat. tardo ligatio -onis, der. di ligare «legare»]. – 1. Termine corrispondente all’ital. legamento e anche a legame, con le varie accezioni, concrete e astratte, di questi [...] due termini. Particolarmente noto, anche nell’uso ital., con il sign. di «legamento» come fenomeno di fonetica sintattica (v. legamento e raddoppiamento); riferito alla lingua francese, esso indica più precisamente il fatto di pronunciare due parole ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi...