raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] grafia solo quando le due parole a contatto sono scritte unite (per es., soprattutto, allato). In italiano, il raddoppiamento sintattico è normale quando la prima parola ha l’accento, notato anche nella grafia, sulla vocale terminale (ciò fatto 〈čo ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] apparente: un portafoglio t. pelle, una carta da parati t. stoffa. c. In linguistica, schema, modulo, soprattutto sintattico, secondo il quale possono essere costruiti numerosi sintagmi o frasi simili, e che di solito viene esemplificato attraverso ...
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mitannico
mitànnico agg. (pl. m. -ci). – Relativo o appartenente al Mitanni, antico stato della Mesopotamia settentr. fiorito tra il 1500 e il 1350 a. C. per opera degli Urriti, popolazione dell’antico [...] . Lingua m. (o assol. il mitannico s. m.), caratterizzata da una struttura nettamente anaria, in cui gli elementi formativi delle parole sono indipendenti dalla radice e le parole ripetono spesso gli elementi comuni a tutto un complesso sintattico. ...
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legamento
legaménto (ant. ligaménto) s. m. [dal lat. ligamentum, der. di ligare «legare»]. – 1. L’atto di legare, di unire; unione, connessione; concr., ciò che serve a legare, a tenere unito. Con accezioni [...] la labializzazione della nasale dentale di in davanti a parola che cominci per consonante labiale: in pace ‹im pàče›; o il rafforzamento della consonante scempia iniziale, nel cosiddetto raddoppiamento sintattico o fonosintattico (v. raddoppiamento). ...
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sintatticasintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti [...] formali dei segni fra loro, ossia il modo con cui i segni delle diverse classi, indipendentemente dalla loro significazione, si combinano fra loro ...
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sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] tra parola e parola scrivendo unite le parole contigue. Il termine è spesso esteso a indicare fatti analoghi di fonetica sintattica (per es., il greco delle iscrizioni τημπολιν per τὴν πόλιν; l’ital. soprattutto per sopra tutto), anche là dove il ...
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ipotattico
ipotàttico agg. [dal gr. ὑποτακτικός, der. di ὑπόταξις «ipotassi», secondo l’agg. τακτικός «che ordina»] (pl. m. -ci). – 1. Nella terminologia dei grammatici greci, che subordina, subordinante: [...] ἄρϑρον), il pronome relativo; congiunzioni i. (ὑποτακτικοὶ σύνδεσμοι), le congiunzioni subordinative. 2. Di costrutto sintattico ordinato secondo il principio della ipotassi, cioè secondo subordinazione grammaticale di proposizione ad altra ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] una frase o di una parola che attraverso l’analisi si può isolare dalle altre: e. vocalico, consonantico, radicale, sintattico, grammaticale; scomporre una proposizione, un periodo nei suoi e.; e. compositivo; primo, secondo e. di una parola composta ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] linguistici nell’ambito più generale della lingua, considerata anch’essa come sistema: ogni lingua ha un proprio s. morfologico e sintattico; il s. fonematico di una lingua, l’insieme dei fonemi che in quella lingua hanno un valore distintivo. e. In ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] caratteristici (v. incoativi, causativi, desiderativi, iterativi, ecc.). Si distinguono infine, dal punto di vista sintattico, verbi transitivi e intransitivi (i cosiddetti generi del verbo), intransitivi pronominali, predicativi, copulativi, ecc. ...
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sintattico
sintàttico [agg. Der. del gr. syntaktikós, da sy´ntaxis "sintassi"] [INF] Analisi, o metodo, s.: uno dei procedimenti per l'analisi di forme di oggetti: v. forme, riconoscimento delle: II 683 f.
Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard a base toscana e in molte varietà centro-meridionali...