ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] imperativo negativo: non ci seccare, non ci andate. Unendosi a forme verbali tronche o monosillabe, subisce il rafforzamento sintattico: mostrocci (Dante, Inf. XII, 118), ridacci, stacci, vacci. Quando forma gruppo con altri pronomi atoni, si pospone ...
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etimologico
etimològico agg. [dal lat. tardo etymologĭcus, gr. ἐτυμολογικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etimologia o delle etimologie, relativo all’etimologia: studî e.; indagini, ricerche e., ecc. Dizionario [...] più lingue della stessa famiglia. b. Conforme all’etimologia: significato, senso e. di un vocabolo. c. Figura e., procedimento sintattico per cui vengono accostate parole connesse fra loro per l’etimologia (per es. «vivere la propria vita»), e talora ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] antico poteva subire il troncamento, spec. davanti a più (com più). Nella pronuncia, produce il rafforzamento sintattico della consonante scempia iniziale della parola seguente: come te 〈kóme tté〉, come pure 〈kóme ppùre〉, come tutti 〈kóme ttùtti〉 (da ...
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calco1
calco1 s. m. [der. di calcare3] (pl. -chi). – 1. Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre dalla forma così ottenuta copie dell’oggetto originale: [...] tra lingue diverse per cui l’uso di un vocabolo o di una locuzione (c. lessicale) o di una struttura sintattica (c. sintattico) si modella, più o meno integralmente, sull’uso che in un’altra lingua già si fa delle corrispondenti forme linguistiche ...
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metatesi
metàteṡi s. f. [dal lat. tardo metathĕsis, gr. μετάϑεσις «trasposizione», comp. di μετα- «meta-» e tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. In linguistica, fenomeno per cui, all’interno della [...] la quantità di due vocali contigue (per es., nel gr. βασιλέως per βασιλῆος). 2. In retorica, inversione nell’ordine sintattico usuale delle parole nella frase, per ottenere effetti stilistici; si distingue anche qui una m. a contatto, o anastrofe (v ...
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enjambement
‹ãˇ∫ãbmã′› s. m., fr. (propr. «scavalcamento»). – Procedimento stilistico frequente nella poesia delle lingue sia classiche sia moderne, consistente nel dividere una breve frase, o un gruppo [...] sintattico intimamente unito (per es., un sostantivo e il suo attributo, il predicato e il soggetto o il compl. oggetto), tra la fine di un verso e l’inizio del verso successivo, operando così una legatura metrica che ha lo scopo di rendere più ricco ...
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semisintattico
semisintàttico agg. [comp. di semi- e sintattico] (pl. m. -ci). – In linguistica, di composto in cui la relazione tra i membri componenti è espressa mediante una quasi regolare applicazione [...] delle norme che riguardano la sintassi dei sintagmi: per es., gr. πυρίκαυστος (= σὺν [o ἐν] πυρὶ καυστός) «bruciato al fuoco» (rispetto al tipo asintattico πυρορραγής «spaccato al fuoco») ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] casi già citati di ca’ fe’ fra’ mo’ pro’, le parole apostrofate non vogliono mai dopo di sé il raddoppiamento sintattico. Tutti i casi di troncamento non menzionati sopra escludono l’apostrofo; questo non viene quindi segnato quando la caduta di una ...
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introdurre
v. tr. [dal lat. introducĕre, comp. di intro- e ducĕre «guidare, condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Riferito a cose: a. Mettere dentro, far entrare o penetrare, portare dentro un luogo: [...] preposizioni e congiunzioni, costituire l’elemento iniziale e insieme caratterizzante di un dato sintagma o costrutto sintattico: la preposizione «a» introduce molti complementi; la congiunzione «affinché» introduce una proposizione finale; con sign ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica (Manzoni). ◆ Per ciò che riguarda la collocazione sintattica, la particella si può essere proclitica al verbo (come negli esempî sopra citati), o posposta come enclitica ai verbi di modo ...
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sintattico
sintàttico [agg. Der. del gr. syntaktikós, da sy´ntaxis "sintassi"] [INF] Analisi, o metodo, s.: uno dei procedimenti per l'analisi di forme di oggetti: v. forme, riconoscimento delle: II 683 f.
Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard a base toscana e in molte varietà centro-meridionali...