paraipotassi
s. f. [comp. di para(tassi) e ipotassi]. – Procedimento sintattico, largamente diffuso nell’italiano dei primi secoli, in cui l’ipotassi (subordinazione) è modificata da un elemento proprio [...] della paratassi (coordinazione), così che il periodo si costruisce premettendo una prop. secondaria (temporale, condizionale, comparativa, o anche causale), di forma esplicita o di forma implicita, al ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] v. anche iddio). – 1. a. L’Essere supremo, concepito come perfettissimo, eterno, creatore e ordinatore dell’universo. Come nome comune: adorare l’unico vero Dio; il Dio degli ebrei, dei cristiani; il Dio ...
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morfosintattico
morfosintàttico agg. [comp. di morfo- e sintattico] (pl. m. -ci). – Che concerne insieme la morfologia e la sintassi: analisi m. di un periodo, di un testo; o che considera gli elementi [...] morfologici in quanto elementi per la strutturazione di enunciati linguistici: problemi m.; procedimenti m. di creazione di un sintagma ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue [...] loro ripartizione, i loro reciproci rapporti, nonché la funzionalità delle singole lingue sotto differenti aspetti (fonetico, sintattico, lessicale, semantico), sia nella struttura con cui si presentano in un determinato momento della loro storia sia ...
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mi1
mi1 pron. pers. [lat. me, accus., mi (= mihi), dativo]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. io, sia come compl. oggetto (non mi ha visto = non ha visto me), sia come compl. [...] pron. per la prima persona sing. (mi vesto, mi pentii, mi sono scordato, ecc.). Per ciò che riguarda la collocazione sintattica, la particella mi può essere proclitica al verbo (come negli esempî ora citati), o posposta come enclitica a ecco (eccomi ...
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inversione
inversióne s. f. [dal lat. inversio -onis, der. di invertĕre «invertire»]. – 1. Cambiamento in senso contrario del verso del moto, che può essere operato sia mediante un rivolgimento della [...] i. dei termini di una proposizione. In partic., i. di un costrutto o i. sintattica (o assol. inversione), la disposizione delle parole di un costrutto sintattico in modo diverso da quello normale e più semplice, soprattutto per effetti stilistici: le ...
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inversivo
agg. [der. di invertire, inverso1]. – Che ha rapporto con un’inversione, che comporta inversione, soprattutto in riferimento a fatti linguistici: costruzione i. e periodi i. (ant.), in cui [...] è invertito l’ordine sintattico usuale delle parole; lingue i. (ant.), quelle nelle quali si può facilmente modificare l’ordine delle parole. Più com., prefissi, suffissi i., quelli che consentono di derivare (da verbi, aggettivi o sostantivi) parole ...
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epentesi
epènteṡi s. f. [dal lat. tardo epenthĕsis, gr. ἐπένϑεσις «inserzione»]. – 1. In linguistica, immissione, nell’interno di un gruppo fonetico o sintattico, di un suono non etimologico; per es. [...] -p- nel lat. emptus per *emtus, -v- in rovina che è il lat. ruina, t nel fr. a-t-il. Un caso particolare di epentesi è l’anaptissi. 2. Gioco enigmistico consistente nell’indovinare, attraverso una definizione ...
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trecentismo
s. m. [der. di trecento]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, nesso sintattico, stilema, ecc., caratteristici della lingua del Trecento, quale è tramandata dai documenti e attestata [...] nell’uso degli scrittori di quel secolo, soprattutto in quanto siano imitati da autori di secoli successivi: la presenza di trecentismi in prosatori del Cinquecento. Più raro con riferimento a modi e tendenze ...
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anacoluto
s. m. [dal lat. tardo anacoluthon, gr. ἀνακόλουϑον (σχῆμα), comp. di ἀν- priv. e ἀκόλουϑος «seguace»]. – Costrutto sintattico consistente nel susseguirsi di due costruzioni diverse in uno stesso [...] sue; Non è villano perché in villa stia, ma villano è chi usa villania), è spesso adoperato come figura sintattica dagli scrittori, o per maggiore efficacia o per riprodurre volutamente la spontaneità e la non programmazione del parlato: Calandrino ...
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sintattico
sintàttico [agg. Der. del gr. syntaktikós, da sy´ntaxis "sintassi"] [INF] Analisi, o metodo, s.: uno dei procedimenti per l'analisi di forme di oggetti: v. forme, riconoscimento delle: II 683 f.
Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard a base toscana e in molte varietà centro-meridionali...