antisintattico
agg. Che non rispetta le regole sintattiche. ◆ Né da ultimo è da trascurare che il linguaggio per così dire mortificato di [Aldo] Nove - che qui scandisce la sua scelta antigrammaticale [...] che alza le braccia dopo la vittoria, passa all’antisintattica intervista di rito e poi deve scappare di corsa. A fare la pipì. (Mina, Stampa, 25 maggio 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. sintattico con l’aggiunta del prefisso anti-. ...
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analogismo
s. m. [der. di analogia]. – 1. Uso del ragionamento per analogia. 2. Nella critica letteraria, con riferimento alla poesia pura, rapporto di comparazione nel quale è soppresso il legame sintattico [...] «come» (per es., i tuoi capelli sono stoppa) ...
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ipallage
ipàllage s. f. [dal lat. hypallăge, gr. ὑπαλλαγή «scambio»]. – Figura retorica consistente nel mutare il normale rapporto semantico e sintattico fra due parole, attribuendo per es. un aggettivo [...] a un sostantivo diverso da quello cui, nella stessa frase, dovrebbe unirsi; così nei versi del Foscolo (All’amica risanata, 7-8): «Sorgon così tue dive Membra dall’egro talamo», dove egro è riferito al ...
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a1
a1, A s. f. o m. – Prima lettera dell’alfabeto latino e di quasi tutti gli altri alfabeti, derivata, come la maggior parte delle altre lettere, dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo [...] pari degli altri nomi monosillabici delle lettere dell’alfabeto (bi, ci, ecc.) e della prep. a – il raddoppiamento sintattico della consonante seguente: a (m) maiuscola, abbiccì (lettura di a b c).
◆ Nel codice alfabetico internazionale, la lettera ...
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reduplicativo
agg. [der. di reduplicare]. – Che reduplica, che ha la funzione di reduplicare. È usato soprattutto come termine di linguistica, con riferimento alla reduplicazione: procedimento morfologico [...] (o sintattico) r.; locuzioni reduplicative (v. reduplicazione). ...
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iperbato
ipèrbato s. m. [dal lat. hyperbăton, gr. ὑπέρβατον, «trasposizione»]. – In genere, collocazione delle parole in ordine inverso dal consueto; diversamente dall’anastrofe, forma di «metatesi a [...] contatto» che riguarda la disposizione reciproca delle parole di un sintagma ed è perciò un fatto meramente sintattico, l’iperbato è una figura stilistica, che costituisce una «metatesi a distanza» e consiste nell’inserire in un sintagma, o nel ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] anche senza che, forse per influsso del costrutto latino timeo ne (ma l’omissione del che, cong. e pron., è fenomeno sintattico non raro nella lingua antica): la fante, ... udendo ciò che detto l’era, temette forte non l’avessero uccisa (Boccaccio ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] ’America Meridionale. b. Conformità all’uso della lingua latina: l. di un vocabolo, di una frase, di un costrutto sintattico. 2. Condizione giuridica di cui godevano, nella Roma repubblicana, alcune città alleate e colonie cui era stato concesso lo ...
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reggente
reggènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di reggere]. – 1. a. Chi regge lo stato, o un alto ufficio. È usato nelle locuz. capitani r., o come sost. reggenti, della Repubblica di San Marino, i [...] . 2. In astrologia, dei pianeti che denominavano una singola giornata o una singola ora (v. pianeta3). 3. In grammatica, dell’elemento sintattico da cui dipende un altro: il verbo r.; la proposizione r. (anche s. f. la reggente). 4. agg., ant. Che ...
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reggenza
reggènza s. f. [der. di reggente]. – 1. a. La carica, l’ufficio di reggente (come istituto e incarico normale e stabile, o straordinario e provvisorio), la persona o le persone che li esercitano, [...] un ambiente, un mobile, un gioiello (in) stile r., o assol., in funzione di agg., una consolle reggenza. 2. In grammatica, r. di un verbo (o di altro elemento lessicale), il costrutto sintattico ch’esso richiede nell’elemento direttamente dipendente. ...
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sintattico
sintàttico [agg. Der. del gr. syntaktikós, da sy´ntaxis "sintassi"] [INF] Analisi, o metodo, s.: uno dei procedimenti per l'analisi di forme di oggetti: v. forme, riconoscimento delle: II 683 f.
Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard a base toscana e in molte varietà centro-meridionali...