craniomalacia
craniomalacìa s. f. [comp. di cranio e malacia]. – In medicina, rammollimento delle ossa craniche del bambino, sintomo frequente di rachitismo. ...
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precordiale
agg. [der. di precordio o precordî]. – In anatomia e medicina, relativo al precordio: regione (o spazio) p., la porzione della parete toracica che ricopre la faccia anteriore del cuore; dolore [...] p.; oppressione p., sensazione di peso in corrispondenza del torace, di solito accompagnata da dispnea; è sintomo comune a molte affezioni, dall’aerofagia all’angina pectoris. Nell’uso letter., dei precordî: gli accadeva di destarsi un poco oppresso, ...
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angioneurosi
angioneuròṡi s. f. [comp. di angio- e neurosi]. – Malattia che ha per sintomo fondamentale un disturbo vasomotorio al quale possono associarsi disturbi d’altro genere, generalmente attribuiti [...] al sistema nervoso vegetativo, a carattere essenzialmente funzionale ...
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scolo
scólo s. m. [der. di scolare3]. – 1. a. Lo scolare, movimento di deflusso di acque o di altri liquidi: un fossato per lo s. dell’acqua piovana; rete di scolo; galleria di scolo, nelle miniere, [...] a. Con riferimento a organismi umani (o animali), la fuoriuscita di liquido sieroso o purulento da un orifizio naturale o creato chirurgicamente. b. Sinon. pop. di blenorragia, con allusione al sintomo più caratteristico di questa affezione venerea. ...
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effetto nocebo
loc. s.le m. Risposta patologica dell'organismo umano in alcuni soggetti particolarmente suggestionabili che, temendo l'insorgere di un sintomo, ne favoriscono la comparsa; tale effetto [...] si osserva anche in seguito alla somministrazione di un farmaco che prevede effetti collaterali, pur trattandosi di un placebo. ◆ La paura di soffrire scatena un meccanismo ansioso che fa sentire ancora ...
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sintomo Nel linguaggio medico, fenomeno con cui si manifesta lo stato di malattia. I s. si distinguono in obiettivi, se possono essere percepiti da un osservatore esterno, e in soggettivi, se possono essere avvertiti solo dal paziente. Sono...
sintomo
Fenomeno con cui si manifesta lo stato di malattia. I s. si distinguono in obiettivi, se possono essere percepiti da un osservatore esterno, e in soggettivi, se possono essere avvertiti solo dal paziente. Sono detti patognomonici quando...