linguaggio
1. MAPPA Il LINGUAGGIO è la capacità degli esseri umani di comunicare pensieri, esprimere sentimenti e dare informazioni ad altri esseri umani, per mezzo di un sistema di segni fonici (cioè [...] suoni) o grafici (l’origine del l.; l. orale, verbale, parlato; l’apprendimento, lo sviluppo del l.; disturbi, difetti del l.) o anche attraverso segni d’altro tipo, come i gesti (l. gestuale; l. dei sordomuti; l. degli occhi), i simboli (l. dei ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] la contestazione e il rifiuto della legittimità di un sistema sociale, e può raggiungere i toni estremi del terrorismo nemico travolse ogni resistenza; fu un combattimento (e fig. uno scontro verbale) di estrema v.; la v. di un’invettiva, di una ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] l’insieme dei punti che, in relazione a un dato sistema ottico, possono essere punti-oggetto. 5. In informatica, (v.). 6. In grammatica, s’intende per oggetto dell’azione verbale la persona o la cosa, concreta o astratta, su cui si esercita ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] In linguistica, categoria fondamentale della flessione verbale nelle lingue indoeuropee, che originariamente definiva , soprattutto con riferimento a sistemi oscillanti, uno dei possibili stati dinamici del sistema, o anche la corrispondente ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] , p. di grafica, ecc.); p. assemblatore (v. assemblatore); p. diagnostico, che, usato nella messa a punto di un sistema, serve a individuare errori in un programma (v. debugging) o guasti nell’elaboratore; p. di controllo, programma impiegato per ...
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riferire2
riferire2 v. tr. [lat. referre, comp. di re- e ferre «portare»] (io riferisco, tu riferisci, ecc.). – 1. a. Di notizie, fatti, discorsi, riportarli, cioè comunicarli, farli sapere ad altri: [...] In geometria, r. un ente geometrico a un dato sistema di riferimento, rappresentare quell’ente mediante una o più equazioni part. pass. riferito (che ha in genere soltanto uso verbale) è adoperato, come agg., nel linguaggio medico nella espressione ...
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verbalitaverbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistemaverbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore. ...
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ottativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo optativus (modus) «modo del desiderio», traduz. del gr. εὐκτική (ἔγκλισις)]. – Modo che nel sistemaverbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio [...] e la possibilità. Nella famiglia linguistica indoeuropea l’ottativo, in età storica, appare conservato in indoiranico, in tocario e in greco, e in parte nel baltico, sotto la forma del permissivo, e in ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] sono il soggetto e il predicato (o sintagma nominale e sintagma verbale). 2. estens. e fig. a. Nel linguaggio com. , nella sua costituzione triadica (padre, madre e figli); nei sistemi poliginici, ogni gruppo duale formato dalle mogli e madri e dai ...
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puntuale
puntüale agg. [der. di punto2, in varî sign.]. – 1. Che arriva all’ora stabilita, alla data fissata, senza ritardare: essere p.; arrivare p. a un appuntamento, al lavoro; vieni a prendermi alle [...] assunto da una grandezza in un determinato punto di un sistema: valore p. della densità di un corpo eterogeneo; velocità fluido in movimento, ecc. 5. In linguistica, di aspetto verbale che esprime l’azione (detta azione momentanea) in un momento ...
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Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità.
Nella famiglia linguistica indoeuropea l’o., in età storica, appare conservato in indoiranico, in tocario e in greco, e in parte nel baltico,...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...