slavofobo
slavòfobo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di slavo e -fobo]. – Che, o chi, dimostra antipatia, avversione per gli Slavi, per la cultura e la civiltà slava. ...
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slivoviz
slìvoviz s. m. [adattam. della voce ted. (austriaca) Sliwowitz, che è dal serbocr. šljivovica (der. di šljiva «prugna»)]. – Acquavite di prugne speciali, incolore o di colore biondo chiaro, [...] di grato aroma, di grado alcolico intorno a 40°-50°; si produce negli stati balcanici slavi e anche in Italia, nelle regioni nord-orientali. ...
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pauroso
pauróso agg. [der. di paura]. – 1. Che ha paura, soprattutto come sentimento costante e abituale e per lo più irragionevole (contrario quindi di coraggioso, audace, e sim.): un bambino p.; non [...] l’indicazione di ciò che si teme: era p. dei possibili effetti d’un tale gesto; re pauroso Degl’italici moti e degli slavi (Giusti). 2. Con valore attivo, che mette, che incute paura: un mostro dall’aspetto p.; un p. precipizio; la parete del monte ...
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polabico
polàbico agg. (pl. m. -ci). – Relativo ai Polabi (pol. Połabi 〈pouàb’i〉, cèco Polabané 〈pòlabanee〉, ted. Polaben 〈polàabën〉, dallo slavo po Labě «presso l’Elba»), nome generico di varie tribù [...] Oder fra il sec. 3° e il 4° d. C., le quali, dopo aver formato uno dei cinque gruppi in cui erano distinti gli slavi occidentali, scomparvero verso il sec. 12°, assorbite dalle popolazioni germaniche; lingua p. (o, come sost., il polabico), la lingua ...
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gusla
(o guzla) s. f. [dal serbocr. gusla (più spesso al pl., gusle), antico slavo gusl, russo gusli (pl.)]. – 1. Strumento musicale tipico dei popoli slavi meridionali: ha cassa armonica curva e direttamente [...] connessa col manico, mentre la tavola armonica è una membrana con buchi, di forma circolare, sulla quale è tesa una sola corda (di crine di cavallo), che si pone in vibrazione mediante un arco. 2. Strumento ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, [...] : il versante m. della montagna; oppure, proveniente da sud: venti meridionali. b. Che abita in regioni del mezzogiorno: gli Slavi m., i Francesi meridionali. c. Con partic. riferimento al Mezzogiorno d’Italia: le città m.; le donne m.; la questione ...
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yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini [...] e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni, gli yiddishofoni supererebbero appena il migliaio. Il sogno rosso da cui persino Albert Einstein si fece sedurre – un ebraismo che si azzeri fondendo la propria identità religiosa nel messianismo ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] alle altre vocali (ciarla, bacio, ciuffo); in fine di parola, il c dolce si trova quasi esclusivamente in alcuni cognomi slavi italianizzati, in cui si rende con -ch (per es., Goidanich). Come la maggior parte delle consonanti, il c duro, oltre ...
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bislacco
agg. [forse dal ven. bislaco, soprannome che si dava ai Veneti del Friuli e agli Slavi dell’Istria, dallo slov. bezjak «sciocco»] (pl. m. -chi). – Stravagante, strambo; riferito sia alla persona [...] sia alle sue manifestazioni: uomo b.; cervello b.; maniere, idee b., gusti b.; componimento, discorso bislacco. ◆ Avv. bislaccaménte, in modo bislacco, stravagante: se la pensi così, ragioni bislaccamente ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci «Sloveni», sarebbe connesso con slovo «parola»:...
I popoli slavi
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le popolazioni slave, rimaste al margine delle grandi invasioni del IV e V secolo, iniziano il loro movimento...