profumo
s. m. [der. di fumo, di formazione non ben chiara; in origine, la parola indicò prob. il suffumigio con sostanze odorose]. – 1. a. Esalazione odorosa gradevole, da sostanze naturali o preparate [...] fiori, delle rose; p. di lavanda; il p. dei campi, del fieno; p. di vaniglia, d’incenso; p. dolce, soave, delicato, delizioso; p. forte, acuto, sottile, penetrante; il p. di pulito della biancheria; mandare, emanare profumo; fiori che riempiono di ...
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addolcire
v. tr. [der. di dolce 1] (io addolcisco, tu addolcisci, ecc.). – 1. Rendere dolce, privare dell’amaro: a. il caffè; a. il latte con il miele; estens.: a. le ombre di una pittura, toglierne [...] ; a. uno con buone parole. 3. intr. pron. Farsi più mite, più dolce: quella sacra sua fisionomia si addolciva di un soave conforto (Foscolo). Del tempo, farsi più mite: la stagione ormai s’addolcisce. ◆ Part. pass. addolcito, anche come agg., reso o ...
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mischio
mìschio agg. e s. m. [der. di mischiare]. – 1. agg., non com. Mischiato, misto; anche, screziato, che presenta macchie di vario colore, in espressioni come panno, marmo m., e sim. 2. s. m. Mescolanza, [...] generico e oggettivo: l’infiammato giro Si quïetò con esso il dolce m. (Dante), la ruota di beati spiriti si fermò insieme col soave coro di voci. 3. s. m. a. Tipo di marmo screziato di varî colori (in questo sign. è propriam. uso sostantivato dell ...
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ridotto2
ridótto2 (ant. ridutto, redutto) s. m. [der. di ridurre; cfr. la voce prec.]. – 1. Posto, luogo dove più persone si riducono, cioè si riuniscono, per lo più abitualmente: le sue ville erano [...] il ridotto di tutti i ghiottoni che andavano e venivano, e trattenevansi liberamente (Soave). Così, anticam., avevano questo nome i luoghi di riunione dei mercanti; e ridotti, o emboli, furono detti i fondachi che Veneziani, Genovesi e Pisani ebbero ...
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idealita
idealità s. f. [der. di ideale]. – 1. Carattere, natura di ciò che è ideale, spiritualità, immaterialità: la soave i. del volto delle Madonne del Perugino. 2. Con senso più concr. (anche plur.), [...] aspirazione ideale, apprezzamento di tutto ciò che è nobile, puro, elevato: uomo privo di idealità; cercare la realizzazione delle proprie idealità ...
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enallage
enàllage s. f. [dal lat. tardo enallăge, gr. ἐναλλαγή «scambio», der. di ἐναλλάσσω «scambiare»]. – Figura grammaticale che consiste nell’uso di una parte del discorso invece di un’altra (per [...] lo più l’aggettivo per l’avverbio), o nello scambio di due forme verbali; per es.: E cominciommi a dir soave e piana (Dante), per soavemente e pianamente; oppure te lo dico domani, ritorno fra una settimana, per dirò, ritornerò. Anche, spec. nella ...
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alveo
àlveo s. m. [dal lat. alveus, affine ad alvus: v. alvo]. – 1. Parte di terreno occupata dalle acque di un corso o di uno specchio d’acqua (torrente, ruscello, fiume, canale, lago, ecc.); può essere [...] : collocarsi nell’a. della tradizione classicista. 2. letter., non com. Cavità d’un recipiente o d’altro: di mano in mano che l’a. della boccia si anderà votando (Magalotti); Quella soave melodia che posa Secreta ne’ vocali a. del legno (Foscolo). ...
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mestizia
mestìzia s. f. [dal lat. maestitia; v. mesto]. – Sentimento di interna afflizione, affine alla tristezza, ma di questa più contenuto e persistente, che in genere presuppone un superamento del [...] , la m. del frate (Manzoni); soprattutto in quanto si rivela nell’aspetto, nell’espressione: volto atteggiato a m., a una dolce, soave, tranquilla m.; sulla sua fronte passò un’ombra, una nube di m.; i suoi occhi si velarono di m.; un’espressione di ...
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pluristellato
p. pass. e agg. Segnalato con più stelle in una guida gastronomica. ◆ In occasione del Vinexpo di Bordeaux, la maggiore fiera internazionale del vino che si tiene con cadenza biennale, [...] delle erbe dei pascoli di alta quota del Bettelmatt, la straordinaria consistenza di un Bagoss di Bagolino o la soave fragranza di una mozzarella di bufala freschissima del Salernitano, che gli esperti ritengono assolutamente migliore di quella del ...
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rusticale
agg. [der. di rustico]. – Ant. o letter., rustico, che appartiene alla campagna o ha relazione con essa: Cresce fecondo il lin, soave cura Del verno r. (Parini, perché il lino era, domesticamente, [...] filato e tessuto durante l’inverno); riedon le satolle vacche Dai verdi prati al r. albergo (Pindemonte). Più com. in riferimento a opere d’arte di argomento, stile georgico o pastorale (v. anche rusticano): ...
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Soave Comune della prov. di Verona (22,7 km2 con 6847 ab. nel 2008). Il centro è posto a 40 m s.l.m. alle estreme propaggini dei Monti Lessini, sulle rive del torrente Tremegna (affluente dell’Alpone). Ha aspetto assai suggestivo, per la cinta...
soave
Alessandro Niccoli
La definizione semantica proposta in Cv II VII 5 ‛ soave ' è tanto quanto ‛ suaso ', cioè abbellito, dolce, piacente e dilettoso, è suffragata con un etimo ovviamente inaccettabile, desunto da Uguccione da Pisa (Busnelli,...