teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in [...] sinon. di ipotesi, indica cioè possibilità astratta (ed è quindi contrapposto a pratica), ovvero si riferisce a un modo soggettivo di pensare, a un’opinione: in teoria le cose dovevano andare così, ma in pratica sono andate molto diversamente; le ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le [...] operazioni si ripetevano tutte uguali, con monotonia. Per estens., in modo più soggettivo, la sensazione di noia e di tedio causata da ciò che si ripete sempre nello stesso modo: che m. questa vita!; la m. di certe giornate grigie, di certi ...
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indebito
indébito agg. e s. m. [dal lat. indebĭtus, comp. di in-2 e debĭtus, part. pass. di debere «dovere»]. – 1. Non debito, non dovuto: pretendere, ottenere un riconoscimento i., onori indebiti. In [...] di indebito, di somma non dovuta; i. oggettivo, quando la prestazione eseguita non era assolutamente dovuta; i. soggettivo, quando la prestazione faceva carico ad altri; ripetizione dell’i., richiesta di restituzione di un pagamento non dovuto ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] sua signoria; Sua Altezza, Sua Maestà, Sua Santità (abbrev. S.A.; S.M.; S.S.). 2. Ant. o pop., riferito a un soggetto plur. (in luogo di loro): con due spade affocate, Tronche e private de le punte sue (Dante); poi che gli arcieri ... avranno il suo ...
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misero
mìṡero agg. [dal lat. miser -ĕri]. – 1. a. Che si trova in uno stato di grande infelicità, in quanto afflitto da sciagure spirituali e materiali tali da muovere gli altri a pietà: i m. prigionieri; [...] , 2) entrata nell’uso comune. Anche sostantivato: portare conforto ai m.; Iddio consolatore dei miseri. Con prevalente valore soggettivo: Scuote l’arcion, te misera Su la petrosa riva Strascinando malviva (Foscolo); e nelle esclamazioni m. noi!; m ...
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metro2
mètro2 s. m. [dal lat. metrum (solo nel sign. di «misura del verso»), gr. μέτρον «misura»; come nome di unità di misura, dal fr. mètre, proposto nel 1791 e accettato dalla Convenzione nazionale [...] . c. In meteorologia, m. dinamico (o geodinamico) l’unità di misura (simbolo: m din) del geopotenziale. d. fig. Criterio soggettivo di giudizio e di valutazione: non puoi pretendere di giudicare gli altri col tuo m.; non per tutti vale lo stesso m ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla [...] un fenomeno e la frequenza o intensità di un altro che è collegato al primo. In diritto penale, c. psichica, l’elemento soggettivo del reato (ossia la relazione fra l’agente e la condotta); c. materiale, la relazione intercorrente fra la condotta e l ...
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sensazione
sensazióne s. f. [dal lat. tardo sensatio -onis, der. di sensus -us «senso»]. – 1. Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto: [...] un ascoltatore o su un osservatore da segnali acustici o luminosi: i tentativi di ricondurre questi effetti fisiologici soggettivi a grandezze fisiche misurabili permettono di definire delle unità di misura puramente indicative, come il fon (v. fon2 ...
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usare
uṡare v. tr. e intr. [lat. *usare, der. di usus, part. pass. di uti «usare»; v. uso1 e uso2]. – 1. tr. a. Fare uso, servirsi di qualcosa, o anche di qualcuno, sia per una particolare utilizzazione [...] popolari oggi non usano più; questo tipo d’abito non usa più; espressioni, parole che usavano cent’anni fa; con infinito soggettivo, o in costruzione impers. (invece del più com. si usa): un tempo usava far le serenate alle ragazze; paesi in cui ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] in cui si sente la solida preparazione dottrinale dell’autore. c. Talvolta, avere coscienza, avvertire, ma con riguardo agli effetti soggettivi: Sento gli avversi Numi, e le secrete Cure che al viver tuo furon tempesta (Foscolo); non ve lo sentite in ...
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soggettivo linguistica In grammatica, proposizione s., proposizione subordinata che compie la funzione di soggetto rispetto al verbo della proposizione reggente. In italiano queste proposizioni possono avere forma esplicita, introdotte dalle...
Il concetto di diritto soggettivo è uno dei più importanti e dibattuti dell’intera scienza giuridica. Secondo l’opinione di alcuni giuristi (facenti capo a B. Windscheid), il diritto soggettivo sarebbe un potere o una signoria della volontà,...