negativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. negativo; il sign. 2 ricalca l’ingl. negative e il fr. négative]. – 1. a. L’atto del negare, soprattutto nelle locuz. mettersi, stare, tenersi, mantenersi [...] , e viceversa; nelle negative a colori, all’inversione dei toni si accompagna l’inversione cromatica, per cui i colori del soggetto sono sostituiti dai loro complementari. In contrapp. a negativa, si parla di copia o immagine positiva per indicare la ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] due premesse ha il termine medio dal punto di vista della sua funzione di soggetto o di predicato (esso infatti può essere soggetto in entrambe, predicato in entrambe, soggetto nella maggiore e predicato nella minore o predicato nella maggiore e ...
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danno
s. m. [lat. damnum]. – 1. a. Termine che si oppone direttamente a vantaggio, giovamento, utilità, guadagno, per indicare l’effetto, soggettivamente considerato, di tutto ciò che in qualche modo [...] ., modi equivalenti a «peggio per me, per te, per lui, ecc.»; a danno di, a discapito, a svantaggio di qualcuno. Con soggetto di cosa: gli stravizî recano d. alla salute; la grandine ha fatto danno al raccolto; l’alluvione ha provocato gravi d. alla ...
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rappresentare
rappreṡentare v. tr. [dal lat. repraesentare, comp. di re- e praesentare «presentare»] (io rappreṡènto, ecc.). – 1. a. ant. o letter. Presentare, mostrare, e al rifl. presentarsi, mostrarsi: [...] , l’ente o il governo rappresentato; e anche di s. m. (f. -a, raro), spec. nel linguaggio giur., il soggetto che, nel rapporto di rappresentanza, è rappresentato da altri: il rapporto tra rappresentante e rappresentato; agire per conto del proprio ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] . Una proposizione si dice semplice (o atomica) se con essa si esprime una singola proprietà relativamente a uno o più soggetti, composta se è ottenuta da più proposizioni semplici per mezzo di connettivi. Calcolo delle p. (detto anche calcolo degli ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni [...] e le premesse minori), disposte in modo che il predicato della prima premessa è assunto come soggetto della seconda, e così via fino alla conclusione, in cui il soggetto della prima premessa si unisce al predicato dell’ultima (A è B, B è C, C ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] suona questa frase!, com’è sonora; Sdegno il verso che suona e che non crea (Foscolo). E con riguardo all’impressione soggettiva prodotta in chi ascolta: sono parole che suonano male in bocca sua; in quel momento, la sua osservazione mi suonò stonata ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) [...] il pronome tu e, in parte, per noi e voi. 2. Usato come s. m.: a. La personalità umana, l’uomo in quanto soggetto pensante, che ha coscienza di sé stesso e delle proprie attività: il sentimento dell’io (o dell’I0); è contrapposto talvolta al non io ...
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predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] (per es., «troppo buffo!»; «ci moviamo?»); in partic, nella grammatica generativa, il sintagma verbale di una frase composta da un soggetto e un predicato. 2. In logica matematica, che si riferisce ai predicati: calcolo p., lo stesso che calcolo dei ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] può giocare in favore di luce e di vento). 2. estens. e fig. a. Ottenere sentenza favorevole in un giudizio (riferito, come soggetto, alla parte e anche al patrono): v. la causa, una difficile lite giudiziaria; e assol.: si è appellato e ha vinto. b ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente antitetico a quello che esso aveva...
SOGGETTO
Nell’analisi logica, il soggetto (dal latino subiectum ‘che sta sotto, che è alla base’) è l’elemento della frase a cui si riferisce il predicato, con il quale concorda nel numero, nella persona e nel genere. Può indicare:
– la persona...