mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] m.; i m. che popolano lo spazio; l’arca ... di chi vide Sotto l’etereo padiglion rotarsi Più mondi, e il Sole irradïarli immoto (Foscolo); la questione della pluralità, dell’abitabilità dei mondi. Scherz., il m. della luna, il regno della fantasia e ...
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solecchio
solécchio s. m. [lat. *solĭcŭlus, dim. di sol solis «sole»], letter. – Riparo della vista contro la luce troppo viva e abbagliante del sole, fatto portando la mano aperta e leggermente incurvata [...] all’altezza delle sopracciglia; solo nella locuz. fare, o farsi solecchio: Ond’io levai le mani inver la cima De le mie ciglia, e fecimi ’l s. (Dante); spiavano, facendo s., la campagna intorno che appariva ...
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soleggiante
agg. [der. di sole], letter. raro. – Che splende con la chiarezza del sole: Giuseppe Mazzini più che nessuno mai ebbe sublime, splendente, s., la visione della terza Roma (Carducci). ...
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raggiante
agg. [part. pres. di raggiare]. – 1. Che raggia, che manda raggi di luce, quindi luminoso, splendente: oggi c’è un sole r.; mi pare di vederlo, vestito di bianco, nel suo salone rosso, con [...] calore trasmesso per irraggiamento; energia r., lo stesso che energia radiante (v. radiante, n. 2). 3. In araldica, attributo del sole quando è rappresentato con 12, 16 o 24 raggi metà dritti e metà ondeggianti, alternati; e delle stelle con piccoli ...
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ombrare
v. tr. e intr. [dal lat. umbrare, der. di umbra «ombra»] (io ómbro, ecc.), letter. – 1. tr. a. Ombreggiare, coprire d’ombra, fare ombra: un doppio filare di faggi ombrava il viale; Ombravano [...] poggi (Petrarca). Intr. pron. ombrarsi, coprirsi d’ombra o d’ombre, oscurarsi (anche per il calar della notte): declinava il sole, E tutte già s’ombravano le strade (Pascoli). b. Rendere più scuro un colore; ombreggiare gli oggetti nel disegno, nella ...
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raggiare
(poet. ant. raiare) v. intr. e tr. [lat. radiare, der. di radius «raggio»] (io ràggio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Mandare, diffondere raggi, detto spec. del sole, della luna [...] e delle stelle: Sotto l’ombra perpetüa, che mai Raggiar non lascia sole ivi né luna (Dante); fra i rami intricati e i folti tronchi A pena il sol vi raggia (Parini); i pianeti ... van raggiando Timidamente per l’aereo caos (Foscolo). Molto raram. ...
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etereo1
etèreo1 (ant. etèrio) agg. [dal lat. aethereus, variante di aetherius, gr. αἰϑέριος]. – 1. a. Dell’etere, secondo la concezione degli antichi (v. etere1): sostanza e., materia e.; la regione [...] . poet. Del cielo: chi vide Sotto l’etereo padiglion rotarsi Più mondi, e il Sole irradïarli immoto (Foscolo); Dalle magioni eteree Sgorga una fonte (Manzoni); il sole ... Di lucidi torrenti Inonderà con voi gli eterei campi (Leopardi). c. Per estens ...
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antisole
antisóle s. m. [comp. di anti-1 e sole]. – In astronomia, il punto della sfera celeste diametralmente opposto (rispetto a un osservatore) a quello occupato dal Sole. ...
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Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi anche come sinonimo di stella in genere,...
sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali e astronomici ad altri di più profondo...