punto¹ s. m. [lat. punctum, lat. tardo punctus, der. di pungĕre "pungere"; propr. "puntura, forellino"]. - 1. (geom.) [ente fondamentale minimo, privo di dimensioni, rappresentabile nello spazio cartesiano [...] di forza è l'intelligenza] ≈ cardine, fulcro. ↔ punto debole; punto di partenza ≈ inizio, principio. ↔ punto di arrivo; cosa o persona utile o necessaria per orientarsi, per trovare una soluzione a un problema e sim.: non avere alcun p. di riferimento ...
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scarso agg. [lat. tardo excarpsus, dal lat. class. excerptum, "tirato fuori, diminuito"]. - 1. a. [inadeguato, inferiore a quanto sarebbe necessario o conveniente: il raccolto è stato s.; vitto, stipendio [...] ancora troppo s. e superficiali, perché ne potesse uscire una soluzione de’ problemi metafisici [F. De Sanctis]), a meno come avv. è assai: la stessa natura non aveva che attrattive assai deboli (I. U. Tarchetti); il petto mi duole assai (G. Verga). ...
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alto [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre "nutrire, far crescere"]. - ■ agg. 1. a. [che si eleva dal suolo con uno sviluppo verticale notevole: un a. monte; alberi d'a. fusto] ≈ elevato. ‖ [...] . 2. (fig.) [lontano dallo scopo, dalla conclusione, dalla soluzione di un problema: con il lavoro siamo ancora in a. mare intensivamente, assordare, tuonare. Basso ha invece come sinon. debole, fioco, flebile, smorzato, sommesso, sussurrato, tenue; ...
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soluzione debole
soluzione debole o soluzione generalizzata, in riferimento alle equazioni differenziali, indica una soluzione per la quale possono non esistere tutte le derivate da considerare, ma che tuttavia soddisfa l’equazione in un circoscritto...
LAX, Peter David
Valeria Ricci
Matematico statunitense di origine ungherese, nato a Budapest il 1° maggio 1926. L. ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo della teoria delle equazioni alle derivate parziali, ottenendo risultati...