ispirazione
ispirazióne (ant. o letter. inspirazióne; ant. anche spirazióne) s. f. [dal lat. tardo inspiratio -onis, der. di inspirare: v. ispirare]. – 1. a. Intervento di uno spirito divino che, con [...] il motivo stesso che eccita e feconda la sua fantasia: scrivere, comporre, dipingere nel fervore dell’i.; per cominciare il sonetto, aspetto che mi venga l’i.; chiedere, attingere i. alla natura; trarre i. dai proprî sentimenti; cercare, invocare l’i ...
Leggi Tutto
momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] buoni, cattivi m., essere in buona o cattiva disposizione d’animo. In partic., con riferimento all’estro creativo, all’ispirazione: il sonetto è stato scritto in un m. di grazia; in questo quadro il pittore ha avuto un m. felice; m. magico, periodo ...
Leggi Tutto
spocchia
spòcchia s. f. [etimo incerto]. – Atteggiamento altezzoso e pieno di sussiego: avere molta s., esser pieno di s.; che spocchia!; Al lume della luna ogni ranocchia Gracidò: Quanta s., quanta [...] s.! (Pascoli); Chi pur ieri cantava, tutto spocchia, E saltellava ... è morto (G. Gozzano, nel sonetto «La morte del cardellino»). ...
Leggi Tutto
lima1
lima1 s. f. [lat. līma]. – 1. Utensile per la lavorazione al banco dei metalli o di altri materiali (legno, marmo, pietra, osso, ecc.), destinato a levigare, appianare asperità, pulire, ecc.; è [...] , rifinire, perfezionare uno scritto, un’opera letteraria (uso metaforico frequente già negli scrittori latini): lavoro di l.; il sonetto è scritto di getto e in fretta, ha ancora bisogno di lima. ◆ Dim. limétta (v. limetta1), limettina; spreg ...
Leggi Tutto
chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] leggi costanti, che ne fissano il numero e il tipo dei versi, e in genere anche l’alternarsi delle rime (canzone antica, sonetto, ecc.): la poesia moderna ha abbandonato le forme chiuse. Con altro senso, rima ch., lo stesso che rima incrociata. e. In ...
Leggi Tutto
messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] per lo più iron. o spreg.: S’indraca Messerin contro i pedanti (Carducci, con allusione all’editore fiorentino Giuseppe Polverini; è probabile reminiscenza d’un noto sonetto caricaturale di Rustico di Filippo: Quando Dio messer Messerin fece ...). ...
Leggi Tutto
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] : Canzon, chi tua ragion chiamasse obscura ... (Petrarca); e anche l’esposizione prosastica che può precedere una poesia: propuosi di dire uno sonetto, ne lo quale io parlasse a lei, e conchiudesse in esso tutto ciò che narrato è in questa r. (Dante ...
Leggi Tutto
divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente [...] : d. del libro in capitoli, del capitolo in paragrafi, ecc.; o la distinzione che ne viene fatta per altri motivi: questo sonetto è sì piano ad intendere, per quello che narrato è dinanzi, che non abbisogna d’alcuna d. (Dante). d. Nella retorica ...
Leggi Tutto
endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., [...] di vaste dimensioni, come il poema in terzine (Dante), in ottave (Ariosto, Tasso), sia in componimenti più brevi, quali il sonetto e la canzone (nella quale si alterna generalm. con il settenario). In tutti questi casi l’endecasillabo è legato al ...
Leggi Tutto
ambrosia
ambròṡia s. f. [dal lat. ambrosia, gr. ἀμβροσία, der. di ἄμβροτος «immortale»]. – 1. a. Nelle credenze mitologiche antiche, cibo dell’immortalità, di cui si nutrivano gli dei omerici (così come [...] , nitide Per a. recente (Foscolo). Fig., dolcezza, soavità: La mantuana a. e ’l venosino Miel gl’impetrò [al sonetto] da le tiburti muse Torquato (Carducci). 2. a. Genere di piante della famiglia composite, caratterizzate dai capolini maschili con ...
Leggi Tutto
sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine, con rime...
Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi (➔ endecasillabo), divisibili in una...