confettare
v. tr. e intr. [lat. *confectare, der. di conficĕre «compiere, eseguire, terminare», part. pass. confectus] (io confètto, ecc.). – 1. tr. a. Rivestire di uno strato di zucchero; sottoporre [...] pillole. b. ant. Preparare cibi, bevande; candire la frutta. c. C. qualcuno (raro), lusingarlo, raggirarlo; c. un discorso, un sonetto, condirli di parole o di motivi dolciastri. 2. intr. (aus. avere), ant. Mangiare confetti o dolciumi: poi che hanno ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni [...] , il più usato dopo l’endecasillabo. S. doppio, lo stesso che martelliano. b. Come agg., formato di versi settenarî: sonetto s., di cui si hanno esempî nel Trecento. 2. Nella metrica latina, e in partic. nella poesia drammatica, verso trocaico ...
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autoritratto
s. m. [comp. di auto-1 e ritratto]. – Ritratto che un pittore o uno scultore fa di sé stesso: l’a. di Raffaello; galleria degli a., agli Uffizî di Firenze. Per estens., anche in funzione [...] appositiva, descrizione in prosa o in versi del proprio aspetto fisico o anche delle proprie qualità morali: il sonetto a. dell’Alfieri, del Foscolo. ...
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sinestesia
sinesteṡìa s. f. [dalla voce prec.]. – 1. Nel linguaggio medico, termine abitualmente adoperato per designare il fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, [...] cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (per es., silenzio verde nel sonetto «Il bove» di Carducci, colore squillante, voce calda); quando l’accostamento non è occasionale ma tende a ripetersi (per ...
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sinforosa
sinforòṡa (o sinfaròṡa) s. f. [dal nome del personaggio femminile di una farsa, La casa disabitata ossia Eutichio e Sinfarosa (1807-08) del commediografo romano Giov. Giraud (1776-1834); la [...] forma più pop. Sinforosa si trova in un sonetto di G. G. Belli («Lo sposalizzio de le sciabbole», 1832) nel quale i due personaggi sono citati]. – 1. Ragazza, o fidanzata, sdolcinata, svenevole; o anche donna ormai matura che veste e si comporta in ...
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puffino
s. m. [lat. scient. Puffinus, dal fr. puffin, e questo dall’ingl. puffin, di etimo incerto]. – Nome letter. delle varie specie di uccelli oceanici del genere Puffinus della famiglia procellaridi, [...] più comunem. denominate berta (v. berta4, nel sign. 2): I puffini dell’Adriatico, titolo di un sonetto di G. Pascoli (nella raccolta Myricae, VIII). ...
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tornire
v. tr. [der. di tornio] (io tornisco, tu tornisci, ecc.). – 1. Lavorare al tornio, arrotondare e levigare con la lavorazione al tornio: t. un pezzo metallico; t. il legno, l’avorio. 2. fig. Elaborare, [...] rifinire, condurre a perfezione formale: t. una frase, un periodo, un verso, e anche una pagina, un sonetto, un madrigale. ◆ Part. pass. tornito, anche come agg.: pezzi meccanici, elementi di legno torniti; un vaso di ceramica tornito, ben tornito; ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento [...] sia nelle forme tradizionali della poesia lirica classica, sia in quelle affermatesi nelle letterature moderne (canzone, ballata, sonetto, madrigale, stornello, ecc., fino ai componimenti liberi della poesia contemporanea): comporre una l.; le l. di ...
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ritratto
s. m. [part. pass. sostantivato di ritrarre]. – 1. ant., non com. Copia di uno scritto o di un’opera d’arte. 2. a. Opera d’arte o fotografia che ritrae, cioè rappresenta, la figura o la fisionomia [...] bensì nelle relazioni di più d’uno storico ... il r. del paese (Manzoni); Il proprio r., titolo dato tradizionalmente a un sonetto dell’Alfieri e a uno del Foscolo, nei quali i due poeti descrivono il proprio aspetto. Più spesso, quando si tratti di ...
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venare
v. tr. [der. di vena2] (io véno, ecc.). – Coprire (e, nell’intr. pron., coprirsi) di venature (v. venato; venatura). In senso proprio: le fibre che venano un legno pregiato; un reticolo di sottili [...] gli venava il naso; e, più spesso, in senso fig.: la sua voce si venò di tristezza; la malinconia che vena il sonetto «Alla sera» del Foscolo; la sua tristezza aumentava, in quei tempi, venandosi di un rancore secco, pronto allo scatto (Arpino). ...
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sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine, con rime...
Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi (➔ endecasillabo), divisibili in una...