piattonata
s. f. [stesso etimo del verbo prec.]. – Colpo dato con la parte piatta della lama della spada o della sciabola: dando spintoni ai gendarmi che tollerarono tutto, senza neanche dare una p. [...] (M. Pratesi) ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] di teatro, l. cartello, sospendere una rappresentazione già annunciata. b. Con sign. più particolari: estrarre: l. un dente; l. la spada dal fodero; l. un chiodo dal muro, la chiave dalla toppa; l. le parti, nel linguaggio di teatro, estrarre dal ...
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elsa
élsa s. f. [voce di origine germ.; cfr. ant. alto-ted. helza]. – Traversa metallica posta alla base dell’impugnatura delle spade, che serve a proteggere in parte la mano e a fermare la lama contro [...] il fodero: immergere la spada fino all’e.; stare con la mano sull’e., fig., essere pronto al combattimento, alla lotta. ...
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sbalzare
v. intr. e tr. [der. di balzare, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. intr. (aus. essere) a. Balzare improvvisamente, saltare su o via di scatto: s. dalla sedia, s. dal letto; Qui fa restar con [...] (quasi sempre con oggetto di persona): il cavaliere fu sbalzato di sella; l’improvviso urto lo sbalzò fuori dalla vettura; la lunga spada Cavar pensai ... e il capo Dal busto ai piè sbalzargli in su la polve (Pindemonte). b. In senso fig., rimuovere ...
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spiga
(ant. o poet. spica) s. f. [lat. spīca, propr. «punta», poi «spiga»]. – 1. a. In botanica, infiorescenza racemosa semplice con fiori sessili, cioè non peduncolati, come per es. nella verbena; quando [...] o ritrosa) che, in alcune parti del corpo, prendono una direzione opposta a quella normale, formando disegni varî: la spiga situata nelle parti laterali del collo prende il nome di spada romana. ◆ Dim. spighétta, con accezioni proprie (v. la voce). ...
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baionetta
baionétta s. f. [dal fr. baïonnette, perché un tempo fabbricata nella città francese di Bayonne (Baiona)]. – 1. a. Arma bianca, di lunghezza variabile, da punta e taglio (sciabola b.), oppure [...] esclusivam. da punta (spada b.), che può essere inastata sul fucile senza impedire il puntamento e il fuoco. Locuzioni: assalto alla b.; b. in canna, inastata; anche comando militare: b. in canna! (abbrev. baionett-cann!). b. fig. Per metonimia, ...
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cruento
crüènto agg. [dal lat. cruentus, der. di cruor «sangue»], letter. – Sanguinoso, che provoca spargimento di sangue: battaglia c., per il grande numero di morti e feriti; farsi strada Con la c. [...] spada (Sannazzaro); insanguinato: La sua c. polvere A calpestar verrà (Manzoni). ...
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roteare
v. intr. [der. di r(u)ota; cfr. ruotare e lo spagn. rodear] (io ròteo, ecc.; poco usate, per ragioni di eufonia, le forme, d’altronde regolari, roteiamo dell’indic. e roteiamo, roteiate del cong.; [...] lenta, facendo roteare intorno a sé l’ampia gonna bianca (Tomasi di Lampedusa). Anche trans., volgere rapidamente intorno: r. la spada, gli occhi. ◆ Part. pres. roteante, con valore verbale o di agg.: Guarda un falco roteante Sovra i merli de la ...
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harakiri
〈harakiri〉 s. giapp. [comp. di hara «ventre» e tema di kireru «tagliare»], usato in ital. al masch. – In Giappone, forma di suicidio, volontario o imposto, che veniva attuato squarciandosi il [...] ventre con la spada: era tradizionale nella casta dei samurai, che così si sottraevano alla pena capitale, o manifestavano solennemente la propria protesta contro un’ingiustizia subìta, o esprimevano il proprio dolore per la morte del loro signore ( ...
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ricasso
s. m. [etimo incerto]. – Nella scherma, parte dell’impugnatura della spada e del fioretto italiani, che va dal foro della coccia al foro del gavigliano ed è tenuta dalle prime tre dita della [...] mano ...
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spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza.
La s. vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero un allungamento delle lame dei pugnali...
Famiglia nobile originaria di Gubbio. Trapiantatasi in Romagna verso il 1200, vi possedette notevoli signorie. Tommaso nel 1458 fu senatore di Roma. Nel 1625 Gregorio ottenne per sé e per i suoi figli la nobiltà senatoria di Bologna. Bernardino...