vagina
s. f. [dal lat. vagina «guaina, fodero»]. – 1. letter. Fodero della spada, guaina: corse la mano Sovra la spada, e dalla gran vagina Traendo la venìa (V. Monti); fig., poet.: come quando Marsïa [...] traesti De la vagina de le membra sue (Dante), di Apollo che scorticò Marsia. 2. In anatomia, l’organo copulatore femminile, costituito da un canale muscolo-membranoso esteso dalla vulva all’utero; nella ...
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insanguinare
v. tr. e intr. [der. del lat. sanguis -ĭnis, col pref. in-1] (io insànguino, ecc.). – 1. tr. Bagnare, macchiare di sangue: Arriva’ io forato ne la gola, Fuggendo a piede e ’nsanguinando [...] Col mozzo capo gl’insanguina il ladro (Foscolo); anche con la particella pron.: insanguinarsi le mani, il vestito; i. la spada, ferendo o uccidendo. 2. tr. estens. e fig. Provocare stragi e gravi perdite umane: le discordie civili, le lotte intestine ...
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striscia
strìscia s. f. [prob. voce onomatopeica] (pl. -sce). – 1. Pezzo di materiali varî di spessore sottile, con uno sviluppo in lunghezza molto superiore a quello in larghezza: una s. di carta, di [...] da lato detta dai Francesi rapière (v.), che generalmente, in duello, veniva usata in coppia con altra spada simile e più spesso con l’arma, del tipo daghetta o pugnale, detta manosinistra (v.); in Dante, con isolata metafora poet., il serpente: Tra ...
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impugnare1
impugnare1 v. tr. [der. di pugno] (io impugno, ... noi impugniamo, voi impugnate, e nel cong. impugniamo, impugniate). – Afferrare e stringere in pugno, spec. un’arma o altro arnese atto a [...] colpire: i. la spada, la lancia, il coltello, l’ascia, un bastone; i. le armi, anche fig., accingersi alla difesa o all’offesa. D’altre di agg., come attributo di mano o zampa che impugna una spada, una mazza, una bandiera, un pastorale, ecc. ◆ Part. ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare [...] dallo schermidore col corpo e con l’arma per essere pronto alla difesa e all’offesa: g. alta o bassa; g. di spada; g. di sciabola; g. di fioretto. Nel pugilato, disposizione delle braccia e del busto atta a proteggere dai colpi avversarî coprendo ...
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espada
‹espàdħa› s. f., spagn. (propr. «spada»), usato in ital. al masch. – Altro nome del matador (v.), in quanto è l’unico torero che, nella corrida, sia armato della spada. ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, [...] durante la stiratura si scalda e vaporizza direttamente sul tessuto inumidendolo (f. a vapore). 4. a. poet. Arma da taglio, spada: la bella romana che col ferro Apre il suo casto e disdegnoso petto (Petrarca); meno com., armatura: Non vedo il lauro ...
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ghiado
s. m. [lat. gladius «spada»; il sign. 2, attraverso il senso fig. di «freddo pungente»], ant. – 1. Arma bianca da punta (spada, pugnale, daga, coltello, ecc.); quasi esclusivam. nella locuz. morto [...] a ghiado, ucciso con arma bianca, e per estens. (con influenza del sign. seguente), ucciso di colpo, freddato: Noffo fu impiccato, e ’l Priore morto a gh. (G. Villani); preghiamo Idio che vi dea tanti ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] a destra e a sinistra; m. botte da orbi; m. pugni; gli menò due sonori schiaffi; m. di punta, di taglio, colpire con la spada di punta o di taglio. c. Di qui, con altra costruzione, m. qualcuno, picchiarlo: smettila, se no ti meno!; nel rifl. recipr ...
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machaira
‹màkaira› s. f. [traslitt. del gr. μάχαιρα]. – Presso gli antichi Greci, nome generico di spada o coltello a un solo taglio; nell’uso odierno degli storici e archeologi il termine si adopera [...] talvolta per indicare la spada che i Greci usavano nei sacrifici (analoga al cultro dei Romani). ...
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spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza.
La s. vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero un allungamento delle lame dei pugnali...
Famiglia nobile originaria di Gubbio. Trapiantatasi in Romagna verso il 1200, vi possedette notevoli signorie. Tommaso nel 1458 fu senatore di Roma. Nel 1625 Gregorio ottenne per sé e per i suoi figli la nobiltà senatoria di Bologna. Bernardino...