zingaresca
zingarésca (o żingarésca) s. f. [uso sostantivato dell’agg. zingaresco]. – 1. Poesia popolare, detta anche zingana, in cui è introdotta una zingara, che dapprima descrive la sua vita randagia, [...] da spirito e stilemi considerati come proprî dell’arte musicale degli Zingari, e spec. degli Zingari d’Ungheria o di Spagna. Queste composizioni, che mostrano una certa preferenza per atteggiamenti coreici (a guisa di csárdás) e per caratteri di ...
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superstrato
s. m. [comp. di super- e strato]. – In linguistica storica, lo strato linguistico che si sovrappone, in seguito a colonizzazione, invasione, predominio politico e culturale di un altro popolo, [...] già in uso in una determinata area, e che provoca nella lingua indigena cambiamenti fonetici, morfosintattici e soprattutto lessicali: il s. gotico e longobardo in Italia; il s. normanno in Inghilterra; il s. arabo dello spagnolo (o della Spagna). ...
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movida
‹mobℏìdħa› s. f., spagn. [part. pass. di mover «muovere», quindi «mossa, movimento»]. – 1. In Spagna, negli anni ’80 del Novecento, il clima sociale e culturale tornato vivace dopo la fine del [...] regime franchista. 2. estens. Denominazione per lo più scherz. della vita serale e notturna di una città, con riferimento spec. a quella delle città spagnole, note per la loro animazione nelle ore tarde ...
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mozarabo
możàrabo agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. mozárabe, arabo musta‘rib «arabizzato»]. – Denominazione (usata spec. al plur.) dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano, i quali assunsero [...] molti elementi della civiltà araba, in partic. nella lingua e nella liturgia. Come agg., lo stesso che mozarabico ...
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latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani [...] (anche mediante traduzione). 2. tr. Rendere un popolo o un paese latino di lingua e di cultura: la Gallia, la Spagna, l’Africa settentrionale furono latinizzate dai Romani. 3. intr. (aus. avere), non com. Latineggiare, fare uso di latinismi. ◆ Part ...
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regalismo
s. m. [dallo spagn. regalismo, der. del lat. regalis «regale1»]. – Nella Spagna del sec. 18°, e in partic. durante il regno di Carlo III (1759-1788), la dottrina che affermava il predominio [...] dei poteri e privilegi regali, soprattutto nei rapporti tra lo Stato e la Chiesa, concepiti nel senso di giurisdizionalismo (v.) ...
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andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello [...] generalm. grigio reticolato di nero (tale colorazione non è stabile e si dissocia mendelianamente, poiché tutti i polli andalusi sono ibridi fra una razza bianca e una nera) ...
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andorrano
agg. e s. m. (f. -a). – Del Principato di Andorra, nella regione dei Pirenei, tra la Francia e la Spagna; come sost., abitante o nativo di Andorra. ...
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costituentista
s. m. e f. [der. di costituente] (pl. m. -i). – Nome con cui, nella Spagna anteriore alla rivoluzione del 1931, venivano chiamati coloro che chiedevano la convocazione di un’assemblea [...] costituente ...
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condurre
(ant. condùcere) v. tr. [lat. condūcĕre «condurre insieme, stipendiare, prendere in affitto», comp. di con- e dūcĕre «guidare, condurre»] (io conduco, tu conduci, ecc.; pass. rem. condussi, [...] gioco del calcio, del tennis, ecc.): il Milan conduce l’incontro per due reti a zero; c. la classifica; anche assol.: la Spagna conduce in Coppa Davis per un incontro a zero. È un uso metaforico che proviene dal ciclismo, dove il verbo è riferito a ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi...
SPAGNA
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
. Giovanni di Pietro, detto lo Spagna, pittore di patria spagnolo, sembra che già nel 1470 col titolo di maestro dimorasse a Perugia. Poteva pertanto esser nato circa il 1450.
Nel 1504...