improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] b. Dittonghi i., digrammi o trigrammi vocalici che hanno perso da tempo (o, in qualche caso, non hanno mai avuto) la pronuncia dello spazio, il luogo dei punti improprî delle rette dello spazio, e quindi delle rette improprie dei piani dello spazio. ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici [...] ecc.). Cammino o., con riferimento alla propagazione della luce attraverso mezzi aventi diversi indici di rifrazione, lo spazio che percorrerebbe la luce, in un dato intervallo di tempo, qualora si propagasse nel vuoto anziché in tali mezzi, ossia lo ...
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spazzare
v. tr. [lat. spatiari, der. di spatium «spazio»; cfr. spaziare, che costituisce la tradizione dotta della stessa voce latina]. – 1. a. Pulire con la scopa o con altro arnese analogo, per rimuovere [...] passare a intermittenza sopra una superficie o davanti a uno spazio, spec. detto di sorgenti luminose: la luce del neve. Per estens., portare via liberando una superficie o uno spazio: Il tempo con sue fredde ali vi spazza Fin le rovine [dei sepolcri ...
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contiguita
contiguità s. f. [dal lat. tardo contiguĭtas -atis]. – L’esser contiguo; per estens., vicinanza, nello spazio o nel tempo. In logica, relazione tra due concetti di massima affinità compresi [...] sotto un concetto comune più ampio. In psicologia, legge di c., una delle leggi dell’associazione, per cui di due fatti contigui nello spazio o nel tempo l’uno richiama l’altro. ...
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continuita
continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. – 1. Qualità d’esser continuo, estensione non interrotta nel tempo, o anche nello spazio: c. d’un moto; impiego che ha carattere di c.; c. di [...] Soluzione di c., nel linguaggio medico, discontinuità in un tessuto organico (anche, soluzione di continuo); fig., interruzione nel tempo e nello spazio, distacco: non vi è soluzione di c. fra i due periodi storici. 2. Con accezioni partic. in varie ...
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orientamento
orientaménto s. m. [der. di orientare]. – 1. a. L’azione, il fatto e il modo di orientare: o. di una carta geografica, di una carta topografica; stabilire l’o. di un edificio; o. di una [...] la capacità di orientarsi, come consapevolezza della reale situazione in cui un soggetto si trova, rispetto al tempo, allo spazio e al proprio io, risultante dalla sintesi di molteplici processi psichici (percettivi, mnesici, ideativi) che implicano ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] di un corpo opaco; cono d’o., la zona di spazio racchiusa tra la superficie del corpo opaco e i raggi o di chi ha perduto le capacità, l’energia, l’autorità che aveva un tempo. b. Anche la persona stessa, o altro oggetto, quando, per l’oscurità o ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi [...] diversi elementi di un sistema materiale, o la legge con cui variano o si ripartiscono nello spazio o nel tempo determinate grandezze: d. delle masse rotanti; d. delle velocità in un fluido; d. isobarica, ecc. In partic., in statistica, in relazione ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] doppio di solvente. Più genericam., un baule di gran v., che occupa molto spazio (cfr. voluminoso); involto di poco v.; c’era un gran v. di che passano in un determinato punto in un determinato tempo; è un dato molto importante per tutti gli ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] , di tutta la persona o di una sola parte di essa (le braccia, le gambe, il busto, la testa, ecc.), nel tempo e nello spazio; ogni figura è regolata dalle leggi della cadenza, del ritmo e delle proporzioni e ha un nome particolare. b. Nel pattinaggio ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...