sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] , siede sulla cima del monte; ne le campagne apriche Ove il gran tempio siede (Parini, con riferimento metaforico al tempio del diritto). Meno com., con sign. affini, di breve spazio di terreno, di piante e sim.: Sotto esso [colle] aprico un lieto ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] regolare, guidare, essere il modello, l’animatore: Parigi ha dato per lungo tempo il t. alla moda di tutta l’Europa; è un uomo di spirito, raffigurati; esso determina la situazione dell’oggetto nello spazio, ed è la risultante del colore proprio dell ...
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spoletta
spolétta s. f. [dim. di spola]. – 1. Piccola spola; in partic., la piccola spola della macchina da cucire e dei telai artigianali. In senso fig., fare la s., lo stesso, ma meno com., che fare [...] lo scoppio avvenga al momento dell’impatto col bersaglio o dopo un determinato spazio di tempo (generalmente dell’ordine di qualche secondo) dall’impatto stesso. S. a tempo, destinate a far scoppiare il proietto al termine di un opportuno intervallo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] sarà m., modi fam. enfatici che significano «sempre, in ogni tempo» e sim.: dacché m. è m., non s’è mai vista usate per significare (con vario tono e in varie occasioni) che c’è spazio per tutti o che c’è posto anche in un luogo diverso da quello ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, [...] e maghi per comprendere e dominare aspetti della realtà non attingibili dalla gente comune, come per es. eventi lontani nello spazio o nel tempo. 2. Con sign. estens. e figurati: a. Come termine di confronto, per mettere in risalto l’aspetto calmo e ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] pubbliche che verranno eseguite in un determinato periodo di tempo, oppure dei varî numeri, delle varie parti, , programmi per i ragazzi; programmi dell’accesso, speciale spazio radiotelevisivo autogestito, concesso dalla emittente di stato a enti o ...
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percorso2
percórso2 s. m. [der. di percorrere, formato sul part. pass. percorso]. – 1. a. Il fatto di percorrere, di compiere cioè uno spostamento da luogo a luogo, a piedi, o con un mezzo di trasporto [...] balene per raggiungere i luoghi di riproduzione; anche il tempo che s’impiega nel percorrere un determinato tragitto, ossia la arte. b. Il tratto di strada, o di mare, o di spazio aereo che si percorre, che viene cioè attraversato per spostarsi da un ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni [...] diverso, a favore proprio o di altri: per finire in tempo il lavoro ho dovuto s. la domenica; sacrifico volentieri di chi si trova in condizione di disagio materiale per mancanza di spazio, di comodità e sim.: in questo appartamento siamo (o stiamo ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un [...] ; calcolo d. assoluto, o calcolo tensoriale, teoria (e nello stesso tempo tecnica di calcolo) che permette di tradurre le proprietà geometriche e fisiche dello spazio in forma analitica indipendente dalla scelta particolare delle coordinate cui lo ...
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propagazione
propagazióne s. f. [dal lat. propagatio -onis]. – 1. L’opera, l’attività di propagare: p. della fede, del cristianesimo; p. di un’idea, di una dottrina, e sim. 2. Più spesso, il propagarsi. [...] animali, delle piante. b. In fisica, l’estendersi, l’avanzare di un ente (spec. particelle o energia raggiante) nello spazio o nel tempo o in ambedue; con riferimento alla natura dell’ente che si propaga: p. del calore, p. della corrente elettrica, p ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...