correre
córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui [...] genericam., essere in corso: correva l’anno 1300; con gli anni, coi tempi che corrono; o intercorrere: corsero lunghi mesi prima che desse notizia di sé. d. Di spazio, o distanza, frapporsi, intercedere: dalla villa al lago corrono circa 500 metri ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] il sing.: una grande distesa di campi, in cui l’o. spazia liberamente; l’o. è attirato, rifugge da un dato oggetto; , modo fam. con cui ci si rivolge a persona che da lungo tempo non si faceva vedere. Con enfasi, fam., lasciarci gli o., averci ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] usato anche come s. m. per indicare sia il modo (o il tempo) che ha tale funzione, sia la funzione stessa. Nella grammatica scolastica del in volt ed è dato, in ogni punto dello spazio, dal lavoro necessario per spostare in esso una carica unitaria ...
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latenza
latènza s. f. [der. di latente]. – Condizione di ciò che è latente, nascosto, che non si è ancora rivelato chiaramente: l. di una malattia, di un’infezione. In fisiologia sperimentale, tempo [...] di l., lo spazio di tempo che intercorre fra l’applicazione di uno stimolo e la manifestazione della corrispondente reazione. In informatica, il tempo impiegato da un’informazione per andare da un’unità all’altra di un sistema, in partic. da un ...
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vantaggio
vantàggio s. m. [dal fr. ant. avantage, der. del lat. tardo abante «avanti»; cfr. la forma ital. ant. av(v)antaggio]. – 1. Posizione di superiorità, condizione favorevole che uno ha, con proprio [...] di chilometri (oppure più di un quarto d’ora) di v. sui loro inseguitori. Nello sport, distacco commisurato secondo lo spazio, il tempo o il punteggio che un concorrente, o una squadra, nel corso di una gara o in una classifica, ha acquistato sopra ...
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varco
s. m. [der. di varcare] (pl. -chi). – 1. Valico montano: i v. delle Alpi, degli Appennini. Con questo sign. è raro; com. invece con il sign. più generico di passaggio, luogo o apertura per dove [...] un varco Di pianto in pianto, e d’una in altra guerra (Petrarca); raro, il passare del tempo: in picciol varco Di tempo (Dante), in breve spazio di tempo. Comuni le espressioni aspettare al v., appostarsi, stare in agguato per cogliere di sorpresa al ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] vivere con la massima e.; spendere senza e.; fare economia (anche di cose diverse dal denaro, e cioè di tempo, di spazio, di forze, ecc.); gestione in economia, amministrazione diretta senza ricorrere all’opera di intermediarî; provvedere a un’opera ...
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precedente
precedènte agg. e s. m. [propr., part. pres. di precedere; l’uso come sost. ricalca l’ingl. precedent (prob. attraverso il fr. précédent)]. – 1. a. Che precede, che viene prima nel tempo; [...] quanto ha sostenuto il p. oratore. b. Che precede nello spazio, che occupa una posizione anteriore rispetto a qualcosa che sta scendere alla stazione p. (dove c’è anche l’anteriorità nel tempo); o che precede in una serie, in una successione, in ...
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vela
véla s. f. [lat. vēla, pl. di vēlum «vela», passato a femm. sing. nel latino parlato]. – 1. a. Telo, o insieme di teli aggiuntati (ferzi), di varia forma e grandezza, rifinito a regola d’arte e [...] venti, spiegare le vele e partire: i marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a’ venti e del porto d’Allessandria , dispositivo proposto per la propulsione nello spazio interplanetario, costituito da un’amplissima superficie ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] alla fine del sec. 19°, basandosi sulla teoria che il diritto penale è dedotto da regole assolute, immutabili nel tempo e nello spazio, perché congenite all’uomo, che il delitto va considerato come ente giuridico astrattamente inteso, e che la pena ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...