resto
rèsto s. m. [der. di restare]. – 1. a. Ciò che rimane di un tutto, a cui è stata tolta o è venuta meno una parte per consumo, guasto, distruzione, o per altra causa: metti nel frigo il r. del pollo; [...] in convento il r. dei suoi giorni; di cose estese nello spazio: il r. del campo è coltivato a grano; questa stanza un seguito di rimproveri, punizioni, legnate, dopo quelli avuti in un primo tempo: per ora basta così, più tardi a casa ti darò il r. ...
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nozione
nozióne s. f. [dal lat. notio -onis, der. di noscĕre «conoscere», part. pass. notus]. – 1. a. Genericam., conoscenza, cognizione di qualche cosa attinente alla vita reale: avere, possedere la [...] temporaneamente la n. della realtà, e sim. b. Idea generale relativa a oggetti astratti della conoscenza: le n. di tempo, di spazio; le n. grammaticali di caso, numero, genere; o anche, cognizione semplice, intuitiva o approssimativa che si ha o ci ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo [...] di danneggiamento biologico immediato (radiazione n. iniziale) e prolungato nel tempo (radiazione n. residua); nelle cariche (o bombe) n. a nucleari provocate nell’atmosfera, nello spazio cosmico, negli spazî subacquei, nel sottosuolo, in condizioni ...
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ventiquattro
agg. num. card. [comp. di vénti e quattro], invar. – Numero composto di due decine e quattro unità (in cifre arabe 24, in numeri romani XXIV): ecco qui, sono v. banconote da dieci euro; [...] , l’espressione ventiquattr’ore (sempre con l’apostrofo) si usa spesso per indicare appunto lo spazio di un giorno: mi rimangono ancora ventiquattr’ore di tempo; vi do soltanto ventiquattr’ore per decidervi; tra ventiquattr’ore, entro ventiquattr’ore ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] 1. Come agg.: dammi quel martello; mi piacerebbe provare una di quelle automobili; in quell’istante entrò suo padre; a quel tempo non c’era ancora la luce elettrica. Può avere una più precisa determinazione per mezzo di un avv.: quel palazzo lì; quel ...
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avviamento
avviaménto s. m. [der. di avviare]. – 1. a. L’avviare, il fatto di dare inizio a qualche cosa: l’a. di un nuovo lavoro, di un’opera, di un’attività. Con riferimento a persone, indirizzamento [...] quiete alla velocità di regime. Nei veicoli su strada o su rotaia, tempo d’a., intervallo fra l’istante in cui ha inizio il moto la velocità normale di marcia; spazio d’a., la distanza percorsa nel tempo d’avviamento. Negli autoveicoli, motorino ...
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dischiusura
s. f. L’atto di dischiudersi, di aprirsi. ◆ una scelta simile è stata fatta, coniando il neologismo dischiusura per tradurre la déclosion di Jean-Luc Nancy (Filippo Del Lucchese, Manifesto, [...] di realtà perché l’immaginazione diventa attività quotidiana di consumo, e così frantuma la specificità dello spazio espressivo che un tempo fu prerogativa esclusiva dell’arte, del mito, del rito. (Antonio Scurati, Stampa, 24 maggio 2008, Tuttolibri ...
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slot
〈slòt〉 s. ingl. (propr. «fessura, feritoia»; pl. slots 〈slòts〉), usato in ital. al masch. – 1. In informatica, piccolo spazio disponibile in un supporto di memoria e, in partic., fessura per l’alloggiamento [...] di schede contenenti circuiti, o di elementi di connessione, e sim., in un calcolatore elettronico. 2. In aeronautica, lasso di tempo consentito a un aereo per il decollo o per l’atterraggio. 3. In senso più generale, fascia oraria destinata a una ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] di correre, sia nel senso di attraversare uno spazio: i tuoni scoppiati con istrepito repentino, scorrevano rumoreggiando tuo articolo e m’è sembrato interessante; non ho avuto nemmeno il tempo di s. il giornale; per estens., non com., percorrere con ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere [...] Kant, tutto ciò che è oggetto di esperienza sensibile, e che quindi è caratterizzato dal fatto di «apparirci» nel tempo e nello spazio, configurato secondo rapporti (per es. di causa ed effetto) che sono in funzione di un’attività «organizzatrice ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...