angustia
angùstia s. f. [dal lat. angustia, der. di angustus «stretto»; cfr. angoscia]. – 1. letter. Strettezza, ristrettezza: a. di luogo, di spazio, di tempo. Anche fig., scarsezza, penuria: a. di [...] viveri; sono stretto più che mai dall’a. di denaro (Carducci); trovarsi in angustie, in difficoltà, spec. finanziarie; meschinità, grettezza: a. di mente, d’idee. 2. Affanno, tribolazione: vivere in mezzo ...
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pulsazione
pulsazióne s. f. [dal lat. pulsatio -onis, der. di pulsare «pulsare»]. – 1. In fisiologia, l’attività contrattile, rapida e normalmente ritmica, di un organo cavo, con particolare riferimento [...] : a. In fisica, la variazione nell’unità di tempo della fase di una grandezza periodica, usualmente espressa in radianti a 2π volte la frequenza; se la grandezza è periodica nello spazio, accanto alla precedente p. temporale (che è la pulsazione ...
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novennio
novènnio s. m. [dal lat. tardo novennium, comp. di novem «nove» e annus «anno»], letter. – Spazio di tempo di nove anni: seguì un n. di prosperità e di pace. ...
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passo3
passo3 s. m. [deverbale di passare]. – 1. a. L’atto, il movimento di passare; passaggio: permettere, consentire, o negare, impedire, vietare, proibire il p. (a qualcuno, oppure in un luogo, per [...] complemento: il p. del fiume, e sim. b. Passaggio, come attraversamento di uno spazio, di un territorio: essere di p. in un luogo, esservi di passaggio, fermarvisi per breve tempo; e luogo di p., dove abitualmente passa molta gente: Questo è luogo di ...
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tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio [...] e fatti che comunque costringono, imponendo dei limiti, obbligando a determinati comportamenti: la t. del tempo, quando sia troppo ristretto; la t. dello spazio, in uno scritto, in quanto impedisce di trattare più diffusamente un argomento; la t ...
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erratico
erràtico agg. [dal lat. erratĭcus, der. di errare «vagare»] (pl. m. -ci). – 1. Che muta continuamente posto, errante, vagabondo: pianeta non vuol dire altro che e., cioè vagabondo (Varchi); [...] di cani e. (D’Annunzio). Con sign. più ristretto, in zoologia, detto di organismi che compiono movimenti irregolari nello spazio e nel tempo, per lo più in cerca di cibo e di condizioni più favorevoli di esistenza, spec. in inverno (analogam., nel ...
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spalmare
v. tr. [der. di palma1, col pref. s- (nel sign. 5); propr. «distendere con la palma della mano»]. – 1. a. Stendere uniformemente sulla superficie di un oggetto un leggero strato di una sostanza [...] dopo il bagno, si spalmavano il corpo d’olio. b. fig. Distribuire qualcosa, più o meno uniformemente, nel tempo o nello spazio, spec. nel linguaggio della pubblica amministrazione e della politica: s. i debiti, rateizzarli; s. gli aumenti delle tasse ...
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fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. [...] statistica si chiamano fonti le raccolte di dati cui si può attingere per conoscere le dimensioni e le variazioni nel tempo e nello spazio di un fenomeno, e le pubblicazioni che le divulgano. c. In diritto, fonti del diritto, quelle da cui scaturisce ...
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quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] q. e q. fanno otto), per attestare la veridicità, la chiarezza di qualche cosa; in quattro e quattr’otto, in brevissimo spazio di tempo, in un attimo; non dir q. se non l’hai nel sacco, come raccomandazione di non fare assegnamento su ciò che ancora ...
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quegli
quégli (ant. quélli) pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) *ĭlli, modificazione, quest’ultimo, del nomin. ĭlle per analogia con qui], letter. – Quella persona, cioè una persona (o divinità, raram. animale [...] o cosa) lontana nello spazio o nel tempo da chi parla; si usa soltanto al masch. sing. e di solito come soggetto (in casi obliqui è più com. quello); Quelli è Omero poeta sovrano (Dante); quegli allora mi domandò che peccato quel fosse (Boccaccio); ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...