iperconflitto
s. m. Contrapposizione violenta, di portata mondiale. ◆ Si può allora raccontare la storia dei prossimi cinquant’anni: prima del 2035 avrà fine il dominio dell’impero americano, provvisorio [...] conflitti (Algeria negli anni ’90, Irlanda del Nord, Palestina), i micro-conflitti (guerriglia o terrorismo limitati nello spazio e nel tempo), e gli infra-conflitti (rivalità armate, guerra fredda). (Bernardo Valli, Repubblica, 8 febbraio 2007, p. 1 ...
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rarita
rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. – 1. non com. La condizione di ciò che è raro nello spazio, cioè scarsamente compatto e denso (più com. radezza): la leggerezza e la [...] gravità vengono in conseguenza della r. e densità (Galilei). 2. La condizione di ciò che è raro nel tempo, che avviene raramente; scarsa frequenza: r. di un fenomeno; hai notato la r. delle sue visite? 3. a. La condizione e la caratteristica di ...
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minifilmato
(mini-filmato), s. m. Filmato di breve durata; cortometraggio. ◆ [Mina] dimagrita di quaranta chili rispetto alle foto «rubate» in questi anni intorno alla sua abitazione di Lugano, con i [...] , 27 marzo 2001, p. 28, Spettacoli) • Per «Corti che passione» alle 21.15 ancora tre minifilmati: (Tempo, 4 luglio 2002, p. 37, Spettacoli a Roma) • Allo Spazio Toti si sperimenteranno anche le reazioni del pubblico di fronte a una nuova forma di ...
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intramezzo
intramèżżo s. m. [comp. di intra- e mezzo2], ant. – Spazio, o tempo, interposto; intermezzo (anche come azione scenica o parte di uno spettacolo). ...
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terminare
v. tr. e intr. [dal lat. terminare, der. di termĭnus «confine, limite»] (io tèrmino, ecc.). – 1. tr. a. Finire, ultimare, portare a termine, a compimento: ha terminato gli studî; il lavoro [...] Io ho terminato partirmi presto» (Piovano Arlotto). 2. intr. (aus. essere) Finire, giungere al termine, non procedere oltre nello spazio o nel tempo: nella zona dove termina il bosco; la strada, la linea tranviaria termina qui; poi ch’i’ fui al piè d ...
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terminus
〈tèrminus〉 s. m., lat. (pl. -i). – Termine, limite cronologico. È usato nella terminologia filologica, storiografica, giuridica, della critica letteraria e artistica, per indicare il termine [...] è anteriore (t. non post quem, «non dopo il quale», se il fatto è, per lo meno, non posteriore). Più rara la locuz. t. intra quem, per indicare lo spazio di tempo entro il quale un determinato atto si deve compiere o un fatto si ritiene avvenuto. ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] in rapporto a una quantità assunta come base, o di un modo di essere o di comportarsi di un dato fenomeno nel tempo o nello spazio (come rapporto cioè tra due o più quantità o entità del fenomeno misurate in epoche o luoghi diversi) o, anche, della ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] ted. H. W. Olbers, 1758-1840), per il quale, partendo dall’ipotesi che l’universo sia statico e infinito nel tempo e nello spazio, e che la distribuzione delle stelle (o delle galassie) sia uniforme, si è costretti a concludere, in contrasto con l ...
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compiere
cómpiere v. tr. [lat. complēre, con mutamento di coniug.] (io cómpio, ecc.; pass. rem. compiéi e più com. compìi, da compire; anche le altre forme sono da compire [compivo, compirò, compissi, [...] , un’opera, giungere al termine di un percorso, di uno spazio di tempo, ecc.; con questo sign., che è più proprio di compire, per lo più nei tempi passati (ma com. in tutti i tempi compiere gli anni: compio oggi vent’anni; mio figlio compirà domani ...
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trastullare
v. tr. [forse lat. mediev. se transtollĕre «trastullarsi», con mutamento di coniugazione]. – Divertire, distrarre, allietare con giochi e passatempi: L’una vegghiava a studio de la culla, [...] tutto il giorno a trastullarsi senza concludere nulla, perde il tempo in futili occupazioni; per me la miseria non è una giochi e rapporti amorosi: il quale, abbracciatala e basciatala più volte, ... per lungo spazio con lei si trastullò (Boccaccio). ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...