compianto2
compianto2 s. m. [der. di compiangere]. – 1. a. letter. Pianto, lamento di più persone insieme: Quando giungon davanti a la ruina, Quivi le strida, il c., il lamento (Dante); errar vede il [...] suo spirto Fra ’l c. de’ templi acherontei (Foscolo); Cessa il c.: unanime S’innalza una preghiera (Manzoni). b. Più comunem., dolore, cordoglio collettivo per una sventura comune, per la morte di una persona universalmente stimata: morì fra il c. di ...
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ammentare
v. tr. [der. di mente, col pref. a-1] (io amménto, ecc.). – Forma ant. e rara per rammentare, e nell’intr. pron. per rammentarsi, ricordare, ricordarsi: Né lascerò di dir perch’altri m’oda; [...] E buon sarà costui, s’ancor s’ammenta Di ciò che vero spirto mi disnoda (Dante). ...
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raccogliere
raccògliere (ant. e poet. raccòrre) v. tr. [der. di cogliere, col pref. ra-] (coniug. come cogliere). – 1. Sollevare, prendere o riprendere da terra cosa o persona: il cappel lordo e il vano [...] raccolse (Boccaccio). d. letter. Accogliere, ricevere in sé o presso di sé: al ciel, che ... ha in sé raccolto Lo spirto da le belle membra sciolto (Petrarca); Rinaldo poi si volse a Sansonetto ... E lo raccolse col debito onore (Ariosto); la terra ...
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ignudo
agg. [variante, non sicuramente spiegata, di nudo], letter. – Lo stesso che nudo, di cui non ha però tutti gli usi: era mezzo i.; i. nato, completamente nudo (cioè: nudo così com’è, o com’era, [...] , essere i. di cognizioni, d’idee, esserne privo; Parlo in rime aspre e di dolcezza ignude (Petrarca); Ivi erra i. spirto Di Faon la fanciulla (Foscolo); te di colpa ignudo, Men caro assai la bruna valle asconde (Leopardi); di piante, terreni, ecc ...
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boschereccio
boscheréccio (ant. boscaréccio) agg. [der. di bosco] (pl. f. -ce). – Di bosco, che cresce o vive nei boschi: alberi, animali b.; ninfe b.; Qual che tu sii, perdonami (dicea), O spirto umano, [...] o boschereccia dea (Ariosto). Anche, che è proprio di chi vive nei boschi, quindi semplice, rozzo: canti b.; costumi b.; in partic., poesia b., la poesia bucolica, pastorale; un chiaro suon ... di pastorali ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] è s. con tutti; non devi mostrarti s. con lui, o verso di lui; Per tutt’i cerchi de lo ’nferno scuri Non vidi spirto in Dio tanto superbo (Dante); sostantivato: umiliare un s., i s.; la pena, il girone dei s. nel Purgatorio dantesco. Con riguardo al ...
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occaso
occaṡo s. m. [dal lat. occasus -us, der. di occĭdĕre «cadere, tramontare», supino occasum], letter. – 1. Tramonto: il sole volge all’o.; anche, l’ora, il tempo in cui il sole tramonta: dall’orto [...] sullo stesso meridiano. 2. fig. Fine, declino: bellezza giunta al suo o.; in partic., fine della vita, morte: Ma pur gli è tanto spirto anco rimaso Che de’ suoi falli al Re del paradiso Può domandar perdono anzi l’o. (Ariosto); io vivo, Dopo il tuo o ...
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narice
s. f. [lat. tardo narīcae pl.]. – In anatomia comparata, ciascuna delle aperture attraverso cui le cavità nasali dei vertebrati comunicano con l’esterno (n. esterna) – il cui numero varia da una [...] spesso al plur.: avere le n. larghe, dilatate; aspirare a piene n.); Da la larga n. umida e nera Fuma il tuo spirto (Carducci, nel sonetto «Il bove»). Negli uccelli, n. impervie, quelle in cui le cavità nasali sono separate da un setto completo, n ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] soggetto di cosa: musica che parla al cuore; un libro che parla alla fantasia; Né più nel cor mi parlerà lo spirto Delle vergini Muse e dell’amore (Foscolo). Con riferimento alla divinità, ispirare, comunicare per qualche via la propria volontà: da ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi [...] , usata come collirio. 2. a. Del cielo, inteso come sede di Dio e degli spiriti beati: gloria c.; beatitudine c.; Uno spirto celeste, un vivo sole Fu quel ch’i’ vidi (Petrarca); quindi divino, che viene dal cielo: dono c.; grazia, consolazione, aiuto ...
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spirito (ispirito; spirto; spiro)
Paolo Mugnai
Dal latino spiritus, " soffio ", " vento ", " esalazione ", che a sua volta è calco dal greco πνεῦμα assumendone tutta la ricca gamma di significati, derivanti dall'uso in contesti e tradizioni...
maturare
Sempre in senso figurato; vale principalmente " compiere ", " portare a termine ": Spirto in cui pianger matura / quel sanza 'l quale a Dio tornar non pòssi (Pg XIX 91), in cui il pianto, la sofferenza, porta a compimento la purificazione,...