fiato
s. m. [lat. flatus -us, der. di flare «soffiare»]. – 1. a. Aria che esce dai polmoni durante il movimento di espirazione: avere il f. buono, cattivo; f. che sa di vino, di sigaro; gli puzza il [...] battezzato non vale un fiato. 4. fig. Persona, in quanto respiri: l’aria è cattiva perché ci sono troppi f. in questa stanza; ant., senza riferimento al respiro: 500 f. tra uomini e donne, piccoli e grandi (Sassetti). 5. fig. Al plur., le parti della ...
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umido
ùmido agg. e s. m. [dal lat. humĭdus o umĭdus, der. di (h)umere «essere umido, bagnato»]. – 1. agg. a. Impregnato, o anche soltanto bagnato superficialmente, d’acqua o di altra sostanza liquida: [...] fritto mi piacciono più dell’u.; un u. di vitella e patate. ◆ Dim. umidétto, umidino, umidùccio, piuttosto umido: è umidetta, questa stanza; pegg. umidàccio, spec. come s. m., umido che dà fastidio e può far male: c’è un umidaccio, con questo vento ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare [...] nero e c. (Ariosto); tra le chiuse imposte Per lo balcone insinuava il sole Nella mia c. stanza il primo albor (Leopardi); cieco carcere (Dante), l’inferno; stanza, scala c., muro c., senza finestre che diano luce; finestra c., finta. d. Senza uscita ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] p. per cento persone; entra, c’è ancora p.; non spingete, c’è p. per tutti; se metti il divano in mezzo alla stanza non rimane più p. per le poltrone; in questa città non si trova più p. per parcheggiare la macchina; occupare, prendere, tenere molto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] più soggettivo, in quanto la luce è percepita dall’occhio o illumina gli oggetti: c’è poca (o molta, troppa) l. in questa stanza; le scale prendono (o ricevono) l. da un lucernario; occhi sensibili alla l., che non sopportano la l. troppo viva; non ...
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angolo
àngolo s. m. [dal lat. angŭlus]. – 1. In geometria, a. piano, o più semplicem. angolo, regione di piano compresa tra due semirette, dette lati dell’a., uscenti da uno stesso punto, detto vertice [...] su due strade); brachilogicamente, in via Mazzini a. via del Corso (per all’angolo con via del Corso); com. anche le espressioni stanza, appartamento, negozio d’a., che si trovano all’angolo di un edificio. Analogam., a. d’un mobile, d’una cassa, lo ...
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respiro
s. m. [der. di respirare]. – 1. a. Il respirare, l’alternarsi dei movimenti respiratorî: si udiva nella stanza il r. dell’ammalato; trattenere il r.; avere il r. frequente, corto, affannoso (per [...] nuovo calmo e regolare; si fermò un istante per riprendere, ripigliare r. (più comunem. fiato). Spesso iperb. e con enfasi: in questa stanza chiusa mi manca il r.; in mezzo a tutta quella folla si sentì mancare il r.; un’afa, un’aria umida, un puzzo ...
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fondo2
fóndo2 s. m. [lat. fŭndus]. – 1. a. La parte inferiore di una cosa, e spec. di un recipiente o d’altra cavità: il f. della bottiglia, della botte, di un bicchiere; bere, vuotare un fiasco fino [...] e schiumando via via il composto e filtrandolo infine con una tela. 3. a. La parte più interna: in f. al cortile; la stanza di f.; languire nel f. di una prigione; guardare nel f. degli occhi. Fig., la parte intima: il f. della coscienza; leggere in ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] ne ha prese!; smette di fare i capricci solo quando le prende. c. Con soggetto di cosa inanimata, ricevere, o assumere: la stanza prende luce da un abbaino; il legno di pero prende una bella lucidatura. d. Acquistare, comprare: ho preso un’auto nuova ...
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capostanza
s. m. e f. [comp. di capo e stanza] (pl. m. i capistanza, pl. f. le capostanza), non com. – Impiegato che ha compiti di guida (ed eventualmente, in passato, di sorveglianza) sugli altri che [...] lavorano nella sua stessa stanza. ...
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STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...