vano [lat. vanus]. - ■ agg. 1. (non com.) [di cosa, che non è riempito da nulla: un guscio v.] ≈ cavo, (lett.) vacuo, vuoto. ↔ pieno. ↑ colmo, ripieno, zeppo. 2. [che è privo di corpo, di consistenza materiale: [...] .) [spazio definito risultante dalla suddivisione dell'interno d'un edificio: appartamento di sei v.] ≈ ambiente, locale, stanza. 3. (aut.) [spazio all'interno di un autoveicolo destinato a contenere parti funzionali o oggetti] ● Espressioni: vano ...
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macello /ma'tʃɛl:o/ s. m. [lat. macellum "mercato di carni", di origine semitica]. - 1. a. [luogo dove si abbattono, scuoiano e sezionano gli animali le cui carni sono destinate al consumo] ≈ (disus.) [...] , massacro, mattanza, sterminio, strage. 3. (fig., fam.) [grande disordine, ammasso disordinato di cose: i bambini hanno fatto un m. nella stanza!] ≈ (fam.) bordello, caos, (fam.) casino, confusione, pandemonio, (fam.) quarantotto. [⍈ CONFUSIONE] ...
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Fabio Rossi
scarso. Finestra di approfondimento
Quantità ridotta - Numerosi agg. e avv. esprimono in ital. il concetto di quantità più o meno elevata. Tra gli agg. più com. per quantità elevate si annoverano [...] introno alla faccia, al lume scarso d’una piccola lucerna (A. Manzoni); c’è troppa (o poca) luce in questa stanza. Ammette inoltre una doppia costruzione, sia in riferimento a persona (scarso di) che possiede una determinata qualità o quantità in ...
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fissare [der. di fisso]. - ■ v. tr. 1. [rendere fisso, stabile, fermo un oggetto, anche con la prep. a del secondo arg.: f. un quadro al muro] ≈ ancorare, assicurare, attaccare, bloccare, fermare, (non [...] ; f. il luogo d'un appuntamento] ≈ concordare, decidere, definire, determinare, stabilire. b. [fare una prenotazione: f. una stanza] ≈ bloccare, fermare, prenotare, riservare. ↔ annullare, cancellare, disdire. ■ fissarsi v. intr. pron. 1. (fam.) a ...
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segreta /se'greta/ (o secreta) s. f. [femm. sost. dell'agg. segreto, secreto]. - [piccola stanza isolata e senza finestre in cui si rinchiudevano un tempo i detenuti] ≈ cella, (pop.) gattabuia. ...
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fogna /'foɲa/ s. f. [der. di fognare]. - 1. (idraul.) [canale sotterraneo per la raccolta e lo scarico delle acque di rifiuto: ostruzione di una f.] ≈ (tosc.) bottino, chiavica, cloaca. 2. (fig., fam.) [...] a. [luogo sudicio, immondo: la tua stanza è una f.!] ≈ cesso, chiavica, cloaca, immondezzaio, latrina, letamaio, porcile, stalla, (lett.) sterquilinio. b. (estens.) [persona spregevole e corrotta] ≈ debosciato, degenerato, depravato, maiale, porco. ‖ ...
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ventilare v. tr. [dal lat. ventĭlare "sventolare, fare vento", der. di ventus "vento"] (io vèntilo, ecc.). - 1. (agr.) [gettare in aria il grano con la pala, oppure investirlo con una forte corrente d'aria [...] , un'idea] ≈ avanzare, (fam.) buttare lì, mettere sul tappeto, presentare, proporre, prospettare, suggerire. ‖ insinuare. 3. (estens.) [far circolare aria fresca in un ambiente chiuso: v. una stanza, la casa] ≈ aerare, arieggiare, dare aria (a). ...
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cieco /'tʃɛko/ [lat. caecus] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [privo della vista] ≈ non vedente, (non com.) orbo. ↔ vedente. ▲ Locuz. prep.: fig., alla cieca ≈ a caso. 2. (fig.) a. [privo del lume della ragione, [...] : un odio c.; passione c.] ≈ furioso, impetuoso, travolgente, violento. c. [privo di luce o di aperture verso l'esterno: stanza, scala c.] ≈ buio, scuro. d. [senza uscita o sbocco: strada c.] ≈ chiuso. ● Espressioni: vicolo cieco → □. ■ s. m. 1. (f ...
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cielo /'tʃɛlo/ s. m. [lat. caelum; in grafia tarda coelum]. - 1. [la volta emisferica che sembra limitare verso l'alto la nostra visione, di colore azzurro di giorno e scuro di notte] ≈ (lett.) empireo, [...] ; salire al (o in) cielo ≈ dipartire, morire, rendere l'anima (a Dio); volesse il cielo [esclam. per esprimere un desiderio] ≈ magari, piacesse a Dio. 5. (estens.) [parte alta interna di un locale: c. d'una stanza] ≈ soffitto. ⇑ copertura, volta. ...
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STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...