meritato
agg. [part. pass. di meritare]. – Avuto, ricevuto, ottenuto secondo il merito: una lode ben m.; ha avuto il m. castigo; anche, di cosa a cui si abbia pieno diritto: godersi il m. riposo. ◆ Avv. [...] meritataménte, giustamente, in proporzione al merito (o al demerito): sono stati meritatamente ricompensati, o puniti. ...
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neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi distati in [...] nazione neutrale: acque n., porto n., nave neutrale. In diritto marittimo sono considerate, fino a prova contraria, merci n. dei servizî pubblici assicurabili soltanto dallo stato e che cerchi di non interferire sull’attività economica privata ...
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rappresentazione
rappreṡentazióne s. f. [dal lat. repraesentatio -onis, der. di repraesentare «rappresentare»]. – 1. L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, [...] quantistica, l’insieme degli statidi base con cui si possono costruire tutti gli altri stati, relativi al sistema in di rappresentarla in pubblico. 3. Nel diritto successorio, successione per rappresentazione, istituto, già presente nel diritto ...
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amministrazione
amministrazióne s. f. [dal lat. administratio -onis, der. di administrare «amministrare»]. – 1. a. Atto e ufficio di chi amministra; in senso generico: l’a. dello stato, di un comune; [...] per azioni, in ministeri, in enti didiritto pubblico (v. consiglio, n. 5 a). In partic., pubblica a., complesso di autorità, funzionarî, impiegati e in genere di organi dello stato, attraverso i quali questo svolge la sua attività amministrativa ...
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sicurezza
sicurézza s. f. [der. di sicuro]. – 1. a. Il fatto di essere sicuro, come condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere [...] delle proprie attività (e Pubblica s., oggi Polizia distato, legge di Pubblica s., rispettivam. l’autorità preposta alla sicurezza , v. oltre); misure di s., nel diritto penale, mezzi preventivi della criminalità; rotta di s., percorso, libero da ...
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pirata
(ant. pirato) s. m. [dal lat. pirata, gr. πειρατής, der. di πειράω «tentare, assaltare»] (pl. -i, ant. -e). – 1. Chi percorre il mare per assalire e depredare a proprio esclusivo beneficio navi [...] , o anche le popolazioni costiere, contro ogni norma didiritto nazionale e internazionale (diverso perciò, sotto l’aspetto giuridico, dal corsaro, operante su autorizzazione e a beneficio di uno stato, anche se di fatto, e non a torto, i due termini ...
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americanocentrico
(americano-centrico), agg. Relativo alla concezione che considera gli Stati Uniti d’America come fulcro di equilibri politici e culturali. ◆ Un vertice arabo con l’Irak rappresenta [...] nei limiti in cui tali organi vogliano recepire i dettami del diritto internazionale. (Antonio Cassese, Repubblica, 21 luglio 2005, p. con i libri, diremmo che il raffronto con qualsiasi romanzo di Philip Roth, Don DeLillo o James Ellroy - tanto per ...
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recezione
recezióne s. f. – Variante di ricezione, meno frequente con senso generico, esclusiva invece nel linguaggio giur. per indicare l’azione, il fatto di recepire: r. di una norma, di un principio [...] del diritto romano (non tanto nei suoi singoli contenuti normativi quanto come patrimonio tecnico e dogmatico della scienza giuridica, nella rielaborazione fattane dalla Scuola di Bologna, a partire dal sec. 12°) nell’ordinamento giuridico distati ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] appianato; buoni u., in diritto internazionale, procedimento per la soluzione pacifica delle controversie internazionali, che consiste nell’interposizione di uno o più stati estranei alla controversia stessa, allo scopo di facilitare fra le due parti ...
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uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] politica, economica e sociale del Paese». In diritto internazionale, u. degli stati, situazione in cui si trovano gli stati in quanto componenti della comunità internazionale, quali membri, cioè, di una società perfettamente paritaria, enti sovrani ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo studio dei rapporti esistenti tra gli...